XTC pop
XTC pop
di Bizarre
Per un qualsiasi gruppo che ha avuto almeno vent’anni di carriera, è abbastanza consueto che mettendo a confronto la primissima produzione con le uscite più recenti si ravvedano differenze sostanziali. Certo, ci sono quegli artisti (?) che fanno da sempre lo stesso disco e che proprio per quello mantengono una fan base s(t)olida e immarcescibile, ma non è di quelli che ci interessa parlare; andare a cogliere le sottili variazioni da un album all’altro, in una conferma stilistica infinitamente autoreferenziale, è stucchevole. È invece intrigante capire in quale modo un gruppo abbandoni progressivamente la scena di riferimento degli esordi per spostarsi in un ambito che sembra essere all’opposto di ciò che lo aveva inizialmente identificato.
In tal senso, gli XTC di Andy Partridge e Colin Moulding sono emblematici. Nati in pieno periodo punk, definiti da molti come rappresentanti ideali della new wave, hanno attraversato una serie di stili diversi, per poi approdare a una sorta di pop classico, imbevuto di influenze sixties/psichedeliche, che non ha praticamente più nulla dei suoni, dell’approccio e dell’umore dei primi dischi. Sia chiaro: nessun rimpianto in questa affermazione, gli XTC hanno infatti saputo mantenere un livello qualitativo elevato in ogni loro pubblicazione, avendo la capacità di dire basta quando hanno capito di essere giunti a fine corsa (i loro ultimi dischi datano di inizio millennio, sono ancora bellissimi, e non si può dunque parlare di parabola discendente come nel caso di molti loro contemporanei – non facciamo nomi, ma tra stanche riproposizioni di cose già dette e imbarazzanti reunion, la lista sarebbe lunga). […]
…segue per 4 pagine nel numero 258 di Blow Up, in edicola a novembre 2019
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#258) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
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In tal senso, gli XTC di Andy Partridge e Colin Moulding sono emblematici. Nati in pieno periodo punk, definiti da molti come rappresentanti ideali della new wave, hanno attraversato una serie di stili diversi, per poi approdare a una sorta di pop classico, imbevuto di influenze sixties/psichedeliche, che non ha praticamente più nulla dei suoni, dell’approccio e dell’umore dei primi dischi. Sia chiaro: nessun rimpianto in questa affermazione, gli XTC hanno infatti saputo mantenere un livello qualitativo elevato in ogni loro pubblicazione, avendo la capacità di dire basta quando hanno capito di essere giunti a fine corsa (i loro ultimi dischi datano di inizio millennio, sono ancora bellissimi, e non si può dunque parlare di parabola discendente come nel caso di molti loro contemporanei – non facciamo nomi, ma tra stanche riproposizioni di cose già dette e imbarazzanti reunion, la lista sarebbe lunga). […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000