The Membranes
The Membranes
di Stefano I. Bianchi
CONFESSO CHE da un bel po’ di tempo non li riascoltavo; anzi, a esser chiari me li ero quasi dimenticati. Avevo i quattro album ufficiali da qualche parte ma non li riprendevo tra le mani da anni: adesso l’uscita del nuovo “Dark Matter / Dark Energy” [recensione nel numero scorso], a ventisei anni di distanza dall’ultimo disco, mi ha obbligato al riascolto. E che disco, e che riascolto. Quindi è il momento di riannodare i fili e riportare alla luce quanto il tempo aveva ingiustamente relegato nel dimenticatoio. I Membranes, attivi discograficamente nell’arco esatto degli anni Ottanta, non furono mai un gruppo particolarmente illuminato dai riflettori: all’epoca la concorrenza era agguerrita e non era semplice farsi largo ma oggi sarebbero dei giganti o poco meno. Perché il loro pop-noise follemente disinvolto insegnò molto a parecchi che li seguirono cronologicamente: il classico gruppo di culto, amaramente più tra i colleghi musicisti che tra il pubblico. Chiedete a Steve Albini, ai Therapy?, ai Wedding Present, ai McCarthy, ai Woodentops, ai That Petrol Emotion… E se ci riuscite, chiedete anche a John Peel, che ne era un fan devoto.
Ho contattato via e-mail John Robb, il leader e oggi l’unico superstite della formazione originale. Mi ha risposto con l’entusiasmo di un ragazzino raccontando un mucchio di retroscena e di aneddoti che nel loro insieme aiutano a ricostruire gli umori e i segni di un’epoca su cui c’è ancora molto da dire nonostante negli ultimi quindici anni sia tornata di grande attualità. John è letteralmente un fiume in piena dagli interessi insospettabili e dalla contagiosa positività. […]
…segue per 12 pagine nel numero 206/207 di Blow Up, NUMERO SPECIALE di 196 pagine in edicola a Luglio e Agosto 2015 al costo di 8 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#206/207) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
CONFESSO CHE da un bel po’ di tempo non li riascoltavo; anzi, a esser chiari me li ero quasi dimenticati. Avevo i quattro album ufficiali da qualche parte ma non li riprendevo tra le mani da anni: adesso l’uscita del nuovo “Dark Matter / Dark Energy” [recensione nel numero scorso], a ventisei anni di distanza dall’ultimo disco, mi ha obbligato al riascolto. E che disco, e che riascolto. Quindi è il momento di riannodare i fili e riportare alla luce quanto il tempo aveva ingiustamente relegato nel dimenticatoio. I Membranes, attivi discograficamente nell’arco esatto degli anni Ottanta, non furono mai un gruppo particolarmente illuminato dai riflettori: all’epoca la concorrenza era agguerrita e non era semplice farsi largo ma oggi sarebbero dei giganti o poco meno. Perché il loro pop-noise follemente disinvolto insegnò molto a parecchi che li seguirono cronologicamente: il classico gruppo di culto, amaramente più tra i colleghi musicisti che tra il pubblico. Chiedete a Steve Albini, ai Therapy?, ai Wedding Present, ai McCarthy, ai Woodentops, ai That Petrol Emotion… E se ci riuscite, chiedete anche a John Peel, che ne era un fan devoto.
Ho contattato via e-mail John Robb, il leader e oggi l’unico superstite della formazione originale. Mi ha risposto con l’entusiasmo di un ragazzino raccontando un mucchio di retroscena e di aneddoti che nel loro insieme aiutano a ricostruire gli umori e i segni di un’epoca su cui c’è ancora molto da dire nonostante negli ultimi quindici anni sia tornata di grande attualità. John è letteralmente un fiume in piena dagli interessi insospettabili e dalla contagiosa positività. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000