Speciale Porno
Speciale Porno
C’era una volta il porno, cioè il cinema
di Alberto Pezzotta
QUANDO NON esisteva ancora la moda del trash, il primo genere marginale e malfamato a essere stato rivalutato è stato il porno. E visto che è successo quando ancora fioriva, più che di rivalutazione (che è sempre postuma o a posteriori) sarebbe meglio parlare di promozione culturale, di cooptazione all’interno di un discorso “alto” sul cinema. Alla fine degli anni Settanta, la critica scopre l’hard, e ne è affascinata. In parte dipende dall’entità del fenomeno. Il successo di massa di film come Gola profonda (1972) negli Stati Uniti, e la nascita delle “luci rosse” in Italia (una data possibile: Milano, cinema Majestic, novembre 1977) sono fenomeni sociologicamente rilevanti, macroscopici, non culti di nicchia, e invitano subito alla riflessione e all’analisi sul campo (e sono analisi serie, prive del folklore goliardico e dell’anti-intellettualismo poi esibito da neocafoni, stracultisti e tarantini). D’altra parte autori di fama conclamata girano film porno: che lo faccia Paul Vecchiali (Change pas de/main, 1975, geniale titolo pragmatico-teorico) forse lascia indifferenti i più, ma che Oshima giri L’impero dei sensi, nel 1976, ha un valore di rottura oggi inconcepibile, malgrado Nymphomaniac di Von Trier. […]
Inoltre:
La prevalenza del pompino: Italia e porno, ieri oggi domani / di Roberto Curti
Una vita per il cinema: Rocco Siffredi: Cinema Amateur / di Donatello Fumarola
Valentina’s Day: Intervista a Valentina Nappi / di Roberto Curti
Splendori e miserie del porno nostrano in 20 titoli / di Roberto Curti
Porn To Be Wild: Porno, rock e dintorni / di Roberto Curti
(Do you know) What it feels like for a girl?: Ovvero: che cos’è il feminist porn? / di Giovanna Maina
Amateur: Libera variazione attorno ad alcuni film di Stephen Dwoskin / di Alberto Momo
Nymph()maniac – Vol. I: Il corpo della ragassa / di Raffaele Meale
…segue per 16 pagine nel numero 190 di Blow Up, in edicola a Marzo 2014 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#190) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
di Alberto Pezzotta
QUANDO NON esisteva ancora la moda del trash, il primo genere marginale e malfamato a essere stato rivalutato è stato il porno. E visto che è successo quando ancora fioriva, più che di rivalutazione (che è sempre postuma o a posteriori) sarebbe meglio parlare di promozione culturale, di cooptazione all’interno di un discorso “alto” sul cinema. Alla fine degli anni Settanta, la critica scopre l’hard, e ne è affascinata. In parte dipende dall’entità del fenomeno. Il successo di massa di film come Gola profonda (1972) negli Stati Uniti, e la nascita delle “luci rosse” in Italia (una data possibile: Milano, cinema Majestic, novembre 1977) sono fenomeni sociologicamente rilevanti, macroscopici, non culti di nicchia, e invitano subito alla riflessione e all’analisi sul campo (e sono analisi serie, prive del folklore goliardico e dell’anti-intellettualismo poi esibito da neocafoni, stracultisti e tarantini). D’altra parte autori di fama conclamata girano film porno: che lo faccia Paul Vecchiali (Change pas de/main, 1975, geniale titolo pragmatico-teorico) forse lascia indifferenti i più, ma che Oshima giri L’impero dei sensi, nel 1976, ha un valore di rottura oggi inconcepibile, malgrado Nymphomaniac di Von Trier. […]
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…segue per 16 pagine nel numero 190 di Blow Up, in edicola a Marzo 2014 al costo di 6 euro
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000