di Eddy Cilìa

Va da sé: quasi sempre gli idoli musicali che hanno segnato la nostra adolescenza o prima giovinezza, se già non erano defunti allora (qualcuno ha detto “club dei 27”?), avevano qualche anno più di noi, o anche parecchi di più. E siccome molti fra noi che scriviamo e voi che ci leggete hanno ormai una certa, e di adolescente al massimo un figlio o una figlia, è una triste normalità che la mortalità fra i musicisti di cui sopra vada facendosi sempre più alta. Però questo 2020 in cui ci si è messo di mezzo pure il Covid-19 sta alquanto esagerando, se ne sta portando via troppi. Fra i tanti Moon Martin, il giorno 11 di maggio. Scorgo sguardi interrogativi. Nutro il forte sospetto che da queste parti, e non solo per questioni anagrafiche, giusto per me e per lo Stefano Isidoro Bianchi, che ha approvato a strettissimo giro di posta uno “Shooting Stars” alla memoria, costui sia stato un eroe: piccolo, per carità, e oltretutto per un attimo fuggente, e tuttavia un eroe. Ci è spuntata la lacrimuccia, abbiamo tirato fuori dagli scaffali dischi con sopra la polvere di decenni e scoperto che… ehi… ce li ricordavamo a memoria. Un paio. […]

…segue per 4 pagine nel numero doppio 266/267 di Blow Up, in edicola a luglio e agosto 2020

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