RPM: The Pogues "If I Should Fall..."
RPM: The Pogues "If I Should Fall..."
di Marco Sideri
Quasi Natale 2020: sono di nuovo in circolazione le BBC Sessions dei Pogues (“The BBC Sessions 1984-86”), sta per uscire un documentario di Julian Temple su Shane MacGowan (“Crock Of Gold”, ha pure vinto dei premi), Fairytale Of New York è di nuovo in classifica e di nuovo censurata alla radio. Insomma, se la cosa avesse anche solo un minimo di rilevanza si potrebbe dire che c’è un Pogues revival alle porte. Non è così ovviamente. Ma sentire di nuovo quelle canzoni, e vedere quelle immagini, fa tornare in mente, papale-papale, la sgangherata meraviglia che erano, sono e saranno i Pogues, revival o no.
Genova, salotto di casa, 1991. Al mio futuro biografo dirò di avere incontrato i Pogues per le vie sporche di Londra, alla luce sbilenca dei neon, alla ricerca di un Graal qualunque, anche di latta. Dirò che eravamo eroi e abbiamo perso lo stesso. La verità però è che sono stati i Pogues a incontrare me: avevo 15 anni, stravaccato sul divano di casa, a Genova, a guardare Videomusic in TV (canale 10). Nel torpore del dopo pranzo appare la pubblicità del “Best Of” dei Pogues. Me la ricordo ancora: spezzoni di video, voci in sovrimpressione, un fermo-immagine finale sulla bocca sdentata di Shane MacGowan (dal video di White City, se non erro) con la ferale battuta: Scusate la faccia, presa di peso a Francesco Salvi. Ecco. È lì che i Pogues mi hanno incontrato; la freccia di Cupido implacabile e precisa: sono passati trent’anni e mi ricordo il sibilo attraverso il salotto. Il “Best Of” l’ho recuperato poco dopo, in CD. Quell’anno, i miei genitori mi hanno regalato “Hell’s Ditch”, per Natale. […]
…segue per 10 pagine nel numero 272 di Blow Up, in edicola a gennaio 2021
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#272) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
Quasi Natale 2020: sono di nuovo in circolazione le BBC Sessions dei Pogues (“The BBC Sessions 1984-86”), sta per uscire un documentario di Julian Temple su Shane MacGowan (“Crock Of Gold”, ha pure vinto dei premi), Fairytale Of New York è di nuovo in classifica e di nuovo censurata alla radio. Insomma, se la cosa avesse anche solo un minimo di rilevanza si potrebbe dire che c’è un Pogues revival alle porte. Non è così ovviamente. Ma sentire di nuovo quelle canzoni, e vedere quelle immagini, fa tornare in mente, papale-papale, la sgangherata meraviglia che erano, sono e saranno i Pogues, revival o no.
Genova, salotto di casa, 1991. Al mio futuro biografo dirò di avere incontrato i Pogues per le vie sporche di Londra, alla luce sbilenca dei neon, alla ricerca di un Graal qualunque, anche di latta. Dirò che eravamo eroi e abbiamo perso lo stesso. La verità però è che sono stati i Pogues a incontrare me: avevo 15 anni, stravaccato sul divano di casa, a Genova, a guardare Videomusic in TV (canale 10). Nel torpore del dopo pranzo appare la pubblicità del “Best Of” dei Pogues. Me la ricordo ancora: spezzoni di video, voci in sovrimpressione, un fermo-immagine finale sulla bocca sdentata di Shane MacGowan (dal video di White City, se non erro) con la ferale battuta: Scusate la faccia, presa di peso a Francesco Salvi. Ecco. È lì che i Pogues mi hanno incontrato; la freccia di Cupido implacabile e precisa: sono passati trent’anni e mi ricordo il sibilo attraverso il salotto. Il “Best Of” l’ho recuperato poco dopo, in CD. Quell’anno, i miei genitori mi hanno regalato “Hell’s Ditch”, per Natale. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000