RPM: PAOLO CONTE "Paolo Conte"
RPM: PAOLO CONTE "Paolo Conte"
di Federico Savini
In un brutto tinello marron
In un’intervista del 2010, quando gli venne chiesto della sua stima nei confronti di jazzisti “moderni” come Charles Mingus e Ornette Coleman, Paolo Conte rispose che “Hanno la consapevolezza del folklore: uno scavare nel moderno per ritrovare l’essenza dell’arcaico”. Ecco, essere innovatore per istinto ma nel contempo muoversi sempre, cocciutamente verso l’essenza del passato è quanto si potrebbe dire proprio di Conte stesso, ma il bello è che ribaltando i termini si ottiene una definizione che funziona altrettanto bene per raccontare l’arte del cantautore piemontese: “Scavare nell’arcaico per trovare l’essenza del moderno”.
Mentre Blow Up va in stampa, Paolo Conte pubblica “Snob”, il suo nuovo album in studio che giunge a quattro anni da “Nelson”. La notizia ci coglie di sorpresa proprio mentre ci accingevamo non tanto a raccontare l’attualità della produzione di uno dei più grandi cantautori del Belpaese, ma a celebrarne il quarantennale dell’attività solistica, partita con un disco omonimo uscito nell’indifferenza generale nell’ottobre del 1974 e del quale forse in pochi si sarebbero ricordati se non fosse arrivato il nuovo album (recensito in questo numero). Dal canto mio, sono caduto nelle grinfie di Paolo Conte qualche mese fa, mentre andavo in cerca di “musica popolare”, sfacciatamente popolare, ritrovandomi a canticchiare con inquietante frequenza Azzurro e Onda su onda. Una fame di “popolare” che ben si accompagna alle vicende d’antan vividamente raccontate dal piemontese nel suo canzoniere, quasi tutto immerso in storie, profumi e colori da primo Novecento, un’epoca nella quale cominciavano appena a sfumare i confini tra ciò che era vissuto come “popolare” e quello che invece stava diventando “pop”…
…segue per 8 pagine nel numero 199 di Blow Up, in edicola a Dicembre 2014 al costo di 8 euro: numero speciale di 196 pagine!
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#199) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
In un’intervista del 2010, quando gli venne chiesto della sua stima nei confronti di jazzisti “moderni” come Charles Mingus e Ornette Coleman, Paolo Conte rispose che “Hanno la consapevolezza del folklore: uno scavare nel moderno per ritrovare l’essenza dell’arcaico”. Ecco, essere innovatore per istinto ma nel contempo muoversi sempre, cocciutamente verso l’essenza del passato è quanto si potrebbe dire proprio di Conte stesso, ma il bello è che ribaltando i termini si ottiene una definizione che funziona altrettanto bene per raccontare l’arte del cantautore piemontese: “Scavare nell’arcaico per trovare l’essenza del moderno”.
Mentre Blow Up va in stampa, Paolo Conte pubblica “Snob”, il suo nuovo album in studio che giunge a quattro anni da “Nelson”. La notizia ci coglie di sorpresa proprio mentre ci accingevamo non tanto a raccontare l’attualità della produzione di uno dei più grandi cantautori del Belpaese, ma a celebrarne il quarantennale dell’attività solistica, partita con un disco omonimo uscito nell’indifferenza generale nell’ottobre del 1974 e del quale forse in pochi si sarebbero ricordati se non fosse arrivato il nuovo album (recensito in questo numero). Dal canto mio, sono caduto nelle grinfie di Paolo Conte qualche mese fa, mentre andavo in cerca di “musica popolare”, sfacciatamente popolare, ritrovandomi a canticchiare con inquietante frequenza Azzurro e Onda su onda. Una fame di “popolare” che ben si accompagna alle vicende d’antan vividamente raccontate dal piemontese nel suo canzoniere, quasi tutto immerso in storie, profumi e colori da primo Novecento, un’epoca nella quale cominciavano appena a sfumare i confini tra ciò che era vissuto come “popolare” e quello che invece stava diventando “pop”…
…segue per 8 pagine nel numero 199 di Blow Up, in edicola a Dicembre 2014 al costo di 8 euro: numero speciale di 196 pagine!
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#199) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000