di Massimiano Bucchi

“L'uomo è una organizzazione complessa. È formato di quattro parti che possono essere collegate, non collegate o mal collegate. La carrozza è attaccata al cavallo per mezzo delle stanghe, il cavallo al cocchiere per mezzo delle redini, il cocchiere al suo padrone per mezzo della voce di" lui. Ma il cocchiere deve udire e comprendere la voce del padrone, deve sapere come si guida; e il cavallo deve essere addestrato a obbedire alle redini.”
P.D. Ouspenskii, Frammenti di un insegnamento sconosciuto

“Il cinghiale rappresentava anticamente la costellazione divenuta più tardi l’Orsa Maggiore. Vi è, in questa sostituzione di nomi, un segno di ciò che i Celti simboleggiavano precisamente con la lotta del cinghiale e dell’orso, cioè la rivolta dei rappresentanti del potere temporale contro la supremazia dell’autorità spirituale, con le diverse vicissitudini che ne derivarono nel corso delle successive epoche storiche.”
R. Guénon, Simboli della scienza sacra

1977. Dopo una lunga incertezza sullo standard tecnico da adottare e una lunga battaglia in Parlamento iniziano anche in Italia, con molto ritardo su altri Paesi, le trasmissioni tv a colori. Non pochi esponenti politici temevano infatti che vedere la pubblicità a colori spingesse golosamente gli italiani al consumo smodato e quindi alla rovina finanziaria. A casa mia, la novità tecnologica ha un impatto assai blando. La tv continuiamo a guardarla su un piccolo televisore bianco e nero Brionvega, oggi celebrato pezzo di design, all’epoca oggetto di colorite (almeno queste) invettive giacché: 1) ci sono solo due tasti per i due canali RAI ufficiali; 2) chi ha mai visto un telecomando? Per cambiare canale bisogna alzarsi e premere i tasti.
Bisogna aspettare una sera del 1982 per vedere il babbo tornare dal lavoro reggendo uno scatolone voluminoso. Contiene un Sony Trinitron che all’epoca ci sembra grandissimo: confrontato coi maxischermi di oggi farebbe la stessa impressione di una birra media all’Oktoberfest. La mamma prevedibilmente si dissocia, sposando la stessa linea dei politici anti-colore: che bisogno ce n’era? La Tv si vedeva benissimo in bianco e nero. […]

…segue per 4 pagine nel numero 259 di Blow Up, in edicola a dicembre 2019

• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#259) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.

• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!

Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.