RPM: Bowie "Pinups"
RPM: Bowie "Pinups"
di Maurizio Marsico
Tigre! Tigre! Divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale fu l'immortale mano o l’occhio
Ch'ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria?
(William Blake, 1794)
C’ERA UNA VOLTA, tanto tempo fa, prima che ogni Band diventasse Brand, la musica Pop. Gli elaboratori elettronici erano grandi come armadi e le schede perforate misteriosi rettangoli in cartoncino leggero di un mondo cibernetico di là da venire. Melody Maker e New Musical Express li trovavi soltanto in un’edicola, in galleria. Le rotative non avevano ancora lasciato il passo e i dischi d’importazione arrivavano, se arrivavano, con un tempo tecnico tutto da decifrare. Il vinile profumava di buono, l’artwork delle copertine era davvero degno di questo nome e in ogni cantina c’era un gruppo che suonava di brutto. Ci si scambiava dischi e bootleg alla fiera di Sinigaglia, prima che traslocasse in Darsena, in un angolo ebbro d’erba e patchouli all’incrocio tra due vie. Un capannello di freak, tutti meravigliosamente sballati, dove ognuno portava orgogliosamente in grembo il proprio marsupio di meraviglie, come campesinos guatemaltechi, le primizie al mercatino di Chichicastenango: “Mi dai quell’ Hendrix per il primo dei Santana ? Sì però tu mi sganci un millino in più“. Il fumo si pagava in scudi e marenghi: uno scudo cinquemila lire, due scudi diecimila, mezzo scudo duemilaecinque, un marengo ventimila cucuzze… e le panchine facevano il tutto esaurito. Le bancarelle vendevano giacche Sgt.Pepper di chissà dove, trafugate da chissà quale esercito della salvezza(io ne comprai una gialla e blu, che appena arrivò, con me dentro, a casa, fu disintegrata immediatamente da mia madre)e poi elmetti nazisti, eskimo, montoni afghani, camicie a fiori, sacchi a pelo, jeans, jeans e ancora jeans e bisacce militari pronte a diventare cartelle da scuola su cui tatuare con la Bic i nomi dei nostri eroi o delle memorabili loro imprese […]
…segue per 6 pagine nel numero 192 di Blow Up, in edicola a Maggio 2014 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#192) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
Nelle foreste della notte,
Quale fu l'immortale mano o l’occhio
Ch'ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria?
(William Blake, 1794)
C’ERA UNA VOLTA, tanto tempo fa, prima che ogni Band diventasse Brand, la musica Pop. Gli elaboratori elettronici erano grandi come armadi e le schede perforate misteriosi rettangoli in cartoncino leggero di un mondo cibernetico di là da venire. Melody Maker e New Musical Express li trovavi soltanto in un’edicola, in galleria. Le rotative non avevano ancora lasciato il passo e i dischi d’importazione arrivavano, se arrivavano, con un tempo tecnico tutto da decifrare. Il vinile profumava di buono, l’artwork delle copertine era davvero degno di questo nome e in ogni cantina c’era un gruppo che suonava di brutto. Ci si scambiava dischi e bootleg alla fiera di Sinigaglia, prima che traslocasse in Darsena, in un angolo ebbro d’erba e patchouli all’incrocio tra due vie. Un capannello di freak, tutti meravigliosamente sballati, dove ognuno portava orgogliosamente in grembo il proprio marsupio di meraviglie, come campesinos guatemaltechi, le primizie al mercatino di Chichicastenango: “Mi dai quell’ Hendrix per il primo dei Santana ? Sì però tu mi sganci un millino in più“. Il fumo si pagava in scudi e marenghi: uno scudo cinquemila lire, due scudi diecimila, mezzo scudo duemilaecinque, un marengo ventimila cucuzze… e le panchine facevano il tutto esaurito. Le bancarelle vendevano giacche Sgt.Pepper di chissà dove, trafugate da chissà quale esercito della salvezza(io ne comprai una gialla e blu, che appena arrivò, con me dentro, a casa, fu disintegrata immediatamente da mia madre)e poi elmetti nazisti, eskimo, montoni afghani, camicie a fiori, sacchi a pelo, jeans, jeans e ancora jeans e bisacce militari pronte a diventare cartelle da scuola su cui tatuare con la Bic i nomi dei nostri eroi o delle memorabili loro imprese […]
…segue per 6 pagine nel numero 192 di Blow Up, in edicola a Maggio 2014 al costo di 6 euro
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000