Riot Grrrl
Riot Grrrl
di Federico Savini
I pregiudizi non vengono sempre per nuocere. Prendete le Riot Grrrl: il loro contributo alla Storia della musica femminile e giovanile tout court si potrebbe riassumere nella semplice inversione di un pregiudizio. Bikini Kill, Bratmobile e Sleater-Kinney non furono certo le prime band di sole donne ad approcciare lessici, usi, costumi e intemperanze che di solito associamo ai maschi. Le donne ribelli che hanno sfidato le convenzioni del mondo musicale e i pregiudizi del più generale mondo degli uomini non sono mai mancate, da Édith Piaf a Ruth Crawford Seeger, dalle sorelle Carter a Billie Holiday, da Janis Joplin a Nina Simone, da Delia Derbyshire a Hazel Dickens, da Bettie Davis a Patti Smith, dopo la quale il movimento punk ha per la prima volta fatto in modo che non restassero casi isolati. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, infatti, di scapestrate compagini interamente femminili o imperative donne al comando di irruenti formazioni rock ce ne sono state da perderne il conto, vedi esempi come Slits e Raincoats, e poi ancora Siouxie, Poly Styrene degli X-Ray Spex, Lydia Lunch, le Esg, le Neo Boys, le Kleenex, Deborah Harry dei Blondie, Exene Cervenka degli X, Joan Jett, le giapponesi Aunt Sally e irregolari assolute come Jill Kroesen, Y Pants e Inflatable Boy Clams. Che insieme ad altre esponenti di un rock che riuscì a rimanere tale anche lasciandosi strapazzare da mani femminili durante gli anni ’80, sono un po’ “le zie” delle Riot Grrrl. Le quali, in fin dei conti, non fecero molto più che ricostituire una sorta di movimento punk aggiornato all’evo del grunge e del post-hardcore. […]
…segue per 10 pagine nel numero 310 di Blow Up, in edicola a marzo 2024
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#310) al costo di 12 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come ‘piego di libri’ (chi desidera una spedizione rapida ci contatti via email).
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
I pregiudizi non vengono sempre per nuocere. Prendete le Riot Grrrl: il loro contributo alla Storia della musica femminile e giovanile tout court si potrebbe riassumere nella semplice inversione di un pregiudizio. Bikini Kill, Bratmobile e Sleater-Kinney non furono certo le prime band di sole donne ad approcciare lessici, usi, costumi e intemperanze che di solito associamo ai maschi. Le donne ribelli che hanno sfidato le convenzioni del mondo musicale e i pregiudizi del più generale mondo degli uomini non sono mai mancate, da Édith Piaf a Ruth Crawford Seeger, dalle sorelle Carter a Billie Holiday, da Janis Joplin a Nina Simone, da Delia Derbyshire a Hazel Dickens, da Bettie Davis a Patti Smith, dopo la quale il movimento punk ha per la prima volta fatto in modo che non restassero casi isolati. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, infatti, di scapestrate compagini interamente femminili o imperative donne al comando di irruenti formazioni rock ce ne sono state da perderne il conto, vedi esempi come Slits e Raincoats, e poi ancora Siouxie, Poly Styrene degli X-Ray Spex, Lydia Lunch, le Esg, le Neo Boys, le Kleenex, Deborah Harry dei Blondie, Exene Cervenka degli X, Joan Jett, le giapponesi Aunt Sally e irregolari assolute come Jill Kroesen, Y Pants e Inflatable Boy Clams. Che insieme ad altre esponenti di un rock che riuscì a rimanere tale anche lasciandosi strapazzare da mani femminili durante gli anni ’80, sono un po’ “le zie” delle Riot Grrrl. Le quali, in fin dei conti, non fecero molto più che ricostituire una sorta di movimento punk aggiornato all’evo del grunge e del post-hardcore. […]
…segue per 10 pagine nel numero 310 di Blow Up, in edicola a marzo 2024
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#310) al costo di 12 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come ‘piego di libri’ (chi desidera una spedizione rapida ci contatti via email).
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000