Riccardo Sinigallia
Riccardo Sinigallia
di Christian Zingales
[Riccardo Sinigallia, foto di Fabio Lovino]
L’ARTISTA È speciale. Dopo aver scritto alcuni classici della scena romana, tre soli album in undici anni, tutti calati in una nube personale, una malinconia da fare male contrappuntata però sempre da una luce potentissima, una prospettiva angelica che dà coraggio. Lontano geneticamente dal mainstream, pur pubblicando per major e facendo sostanzialmente del pop, in quel suo portare come un crocifisso l’accanimento, lo slancio verso un’identità artistica giusta, vecchio stile, che trova sostentamento nelle ferite della vita e ha bisogno di un percorso altro rispetto alle logiche industriali degli ultimi anni. E lontano antropologicamente dall’indie, che è diventato in Italia sinonimo di pose e slogan, mode passeggere e zero sostanza, lui così viscerale e vero. E l’uomo è speciale. Così lontano da sé, ora e sempre vedendolo combattere un suo travaglio di superamento, ammirati oggi più che mai da un percorso rigoroso che forse potremmo dire pre-spirituale. Abbiamo parlato con Riccardo Sinigallia del suo nuovo album “Per tutti”, all’indomani di un Sanremo dove al suo fianco c’erano la compagna di vita e musa Laura Arzilli e un sodale come Filippo Gatti e che per lui è stato un primo riconoscimento popolare necessario, e dopo un contratto con la Sugar che non ha toccato nulla dell’intensità del suo discorso.
Con “Per tutti” Riccardo chiudi una trilogia…
È una cosa non premeditata ma ha preso forma dentro di me prima del primo disco, ho sempre immaginato questi tre album come una sorta di, non vorrei dire rivalsa, ma di esternazione, chiarimento verso me stesso, e la trilogia si è manifestata da queste architetture inconsce da sola, anche nei titoli, “Riccardo Sinigallia”, che era il disco più introverso, con la copertina scura, “Incontri a metà strada”, dove inizio ad aprirmi, collaboro di più con le persone e cerco di incontrare di più il pubblico, e ora “Per tutti”, il più possibile rivolto al pubblico, nel bene e nel male. […]
…segue per 4 pagine nel numero 191 di Blow Up, in edicola ad Aprile 2014 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#191) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
L’ARTISTA È speciale. Dopo aver scritto alcuni classici della scena romana, tre soli album in undici anni, tutti calati in una nube personale, una malinconia da fare male contrappuntata però sempre da una luce potentissima, una prospettiva angelica che dà coraggio. Lontano geneticamente dal mainstream, pur pubblicando per major e facendo sostanzialmente del pop, in quel suo portare come un crocifisso l’accanimento, lo slancio verso un’identità artistica giusta, vecchio stile, che trova sostentamento nelle ferite della vita e ha bisogno di un percorso altro rispetto alle logiche industriali degli ultimi anni. E lontano antropologicamente dall’indie, che è diventato in Italia sinonimo di pose e slogan, mode passeggere e zero sostanza, lui così viscerale e vero. E l’uomo è speciale. Così lontano da sé, ora e sempre vedendolo combattere un suo travaglio di superamento, ammirati oggi più che mai da un percorso rigoroso che forse potremmo dire pre-spirituale. Abbiamo parlato con Riccardo Sinigallia del suo nuovo album “Per tutti”, all’indomani di un Sanremo dove al suo fianco c’erano la compagna di vita e musa Laura Arzilli e un sodale come Filippo Gatti e che per lui è stato un primo riconoscimento popolare necessario, e dopo un contratto con la Sugar che non ha toccato nulla dell’intensità del suo discorso.
Con “Per tutti” Riccardo chiudi una trilogia…
È una cosa non premeditata ma ha preso forma dentro di me prima del primo disco, ho sempre immaginato questi tre album come una sorta di, non vorrei dire rivalsa, ma di esternazione, chiarimento verso me stesso, e la trilogia si è manifestata da queste architetture inconsce da sola, anche nei titoli, “Riccardo Sinigallia”, che era il disco più introverso, con la copertina scura, “Incontri a metà strada”, dove inizio ad aprirmi, collaboro di più con le persone e cerco di incontrare di più il pubblico, e ora “Per tutti”, il più possibile rivolto al pubblico, nel bene e nel male. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000