Radio Birdman
Radio Birdman
di Roberto Calabṛ
[nell’immagine: i Radio Birdman al Rochester Castle, Stoke Newington, Londra 1978, foto di John Needham]
È UN COMUNICATO del chitarrista Chris "Klondike" Masuak, pubblicato sul suo sito nell'agosto del 2014, a svelarci che i Radio Birdman stanno per riformarsi. Ma senza di lui: "Sì, è vero. Nonostante la mia dichiarata prontezza, disponibilità e assicurazioni che avrei messo gli interessi e la reputazione della band ben prima di eventuali differenze personali, sono stato "non invitato a partecipare" al prossimo tour e alla promozione dell'ultima uscita discografica di un gruppo al quale sono stato associato per 40 anni". Che i Birdman non siano mai stati una band tranquilla lo raccontano le cronache. Quando il gruppo si sciolse per la prima volta nel lontano 1978, il furgone con cui erano soliti girare nel Regno Unito durante il tour europeo di spalla ai Flamin' Groovies venne ribattezzato "Van of Hate". E così la terza reunion del più leggendario gruppo australiano parte con l'ennesima defezione di un membro originale, dopo gli addii - legati a motivi prettamente professionali - del bassista Warwick Gilbert e del batterista Ron Keeley. A questo punto sono in molti a chiedersi se si tratti davvero dei Radio Birdman o non piuttosto dei New Birdman o dei Radio Christs, vista la presenza nel gruppo di musicisti che suonano nei New Christs di Rob Younger. Accanto al carismatico cantante e all'altrettanto magnetico chitarrista Deniz Tek, la line-up 2015 della band presenta l'unico altro membro originale della formazione, Pip Hoyle alle tastiere, il bassista Jim Dickson (con i Birdman dal 2002 e già con New Christs, Deniz Tek Group e, indietro negli anni '80, con i Barracudas), il chitarrista Dave Kettley (anche lui nell'attuale formazione dei New Christs) e il batterista Nik Rieth (già dietro ai tamburi di Celibate Rifles, Tumbleweed e nuovo drummer degli Hoodoo Gurus). L'occasione per rimettere insieme la band, pur senza Chris Masuak, è stata offerta su un piatto d'argento dal quarantennale e dalla contemporanea uscita del cofanetto sul periodo d'oro del gruppo, il box-set di sette Cd e un Dvd edito qualche mese addietro dalla Citadel sul quale ci siamo soffermati ampiamente in fase di recensione (vedi BU #199). Sul valore live dei Birdman, vista la caratura dei personaggi coinvolti - una sorta di nazionale dell'Aussie-rock - ci sono pochi dubbi. Dopo una serie di date in madre patria nell'autunno del 2014, la band è pronta a tornare in Europa dopo otto lunghi anni. Come sempre sarà il palco a dare la sua sentenza definitiva. Come si suol dire, let the music do the talking. […]
…segue per 8 pagine nel numero 205 di Blow Up, in edicola ad Giugno 2015 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#205) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
[nell’immagine: i Radio Birdman al Rochester Castle, Stoke Newington, Londra 1978, foto di John Needham]
È UN COMUNICATO del chitarrista Chris "Klondike" Masuak, pubblicato sul suo sito nell'agosto del 2014, a svelarci che i Radio Birdman stanno per riformarsi. Ma senza di lui: "Sì, è vero. Nonostante la mia dichiarata prontezza, disponibilità e assicurazioni che avrei messo gli interessi e la reputazione della band ben prima di eventuali differenze personali, sono stato "non invitato a partecipare" al prossimo tour e alla promozione dell'ultima uscita discografica di un gruppo al quale sono stato associato per 40 anni". Che i Birdman non siano mai stati una band tranquilla lo raccontano le cronache. Quando il gruppo si sciolse per la prima volta nel lontano 1978, il furgone con cui erano soliti girare nel Regno Unito durante il tour europeo di spalla ai Flamin' Groovies venne ribattezzato "Van of Hate". E così la terza reunion del più leggendario gruppo australiano parte con l'ennesima defezione di un membro originale, dopo gli addii - legati a motivi prettamente professionali - del bassista Warwick Gilbert e del batterista Ron Keeley. A questo punto sono in molti a chiedersi se si tratti davvero dei Radio Birdman o non piuttosto dei New Birdman o dei Radio Christs, vista la presenza nel gruppo di musicisti che suonano nei New Christs di Rob Younger. Accanto al carismatico cantante e all'altrettanto magnetico chitarrista Deniz Tek, la line-up 2015 della band presenta l'unico altro membro originale della formazione, Pip Hoyle alle tastiere, il bassista Jim Dickson (con i Birdman dal 2002 e già con New Christs, Deniz Tek Group e, indietro negli anni '80, con i Barracudas), il chitarrista Dave Kettley (anche lui nell'attuale formazione dei New Christs) e il batterista Nik Rieth (già dietro ai tamburi di Celibate Rifles, Tumbleweed e nuovo drummer degli Hoodoo Gurus). L'occasione per rimettere insieme la band, pur senza Chris Masuak, è stata offerta su un piatto d'argento dal quarantennale e dalla contemporanea uscita del cofanetto sul periodo d'oro del gruppo, il box-set di sette Cd e un Dvd edito qualche mese addietro dalla Citadel sul quale ci siamo soffermati ampiamente in fase di recensione (vedi BU #199). Sul valore live dei Birdman, vista la caratura dei personaggi coinvolti - una sorta di nazionale dell'Aussie-rock - ci sono pochi dubbi. Dopo una serie di date in madre patria nell'autunno del 2014, la band è pronta a tornare in Europa dopo otto lunghi anni. Come sempre sarà il palco a dare la sua sentenza definitiva. Come si suol dire, let the music do the talking. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000