Polvere di stelle
Polvere di stelle
di Antonio Ciarletta
[nell'immagine: Mind Over Mirrors]
Parlando con un amico che ha vissuto gli anni Settanta in diretta, uno che seguiva la musica non con un interesse speleologico ma come fatto generazionale, mi sono accorto del fatto che quanto prodotto in quel periodo viene da molti considerato come unico e non replicabile. Quando gli ho fatto presente che di musica cosmica se ne produce tuttora, l'amico ha sgranato gli occhi e ha pensato che lo stessi prendendo in giro. In effetti, sin da quando venne azionata da formazioni come Tangerine Dream, Ash Ra Tempel, Popol Vuh, Cluster, Harmonia e compagnia suonando, la fucina della Kosmische Musik non si è mai spenta del tutto, né in terra di Germania né altrove. Qualche volta, certo, si è parecchio raffreddata, qualche altra volta ha plasmato materiale di qualità non proprio eccelsa, ma è indubbio che la produzione di sonorità definibili come da “viaggio cosmico” sia stata (e sia ancora) uno dei principali topoi della musica underground europea e americana degli ultimi decenni. Certa New Age prodotta durante i primi Ottanta non è stata forse una (non sempre brillante) conseguenza di quelle sonorità? E la Berlin School degli anni Novanta? Idem, come sopra. Con l'avvento degli anni Zero, e con l'avvio del discorso retromaniaco a essi collegato, di Kosmische Musik si è tornati a parlare in maniera piuttosto frequente, e non solo in termini strettamente revivalistici. Formazioni come gli Emeralds e i primi Oneohtrix Point Never, tanto per citarne un paio, hanno in parte ridefinito i canoni della musica cosmica alla luce di una rilettura creativa e intelligente, frutto di ibridazioni non del tutto preventivabili. […]
…segue per 4 pagine nel numero 248 di Blow Up, in edicola a gennaio 2019
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#248) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
[nell'immagine: Mind Over Mirrors]
Parlando con un amico che ha vissuto gli anni Settanta in diretta, uno che seguiva la musica non con un interesse speleologico ma come fatto generazionale, mi sono accorto del fatto che quanto prodotto in quel periodo viene da molti considerato come unico e non replicabile. Quando gli ho fatto presente che di musica cosmica se ne produce tuttora, l'amico ha sgranato gli occhi e ha pensato che lo stessi prendendo in giro. In effetti, sin da quando venne azionata da formazioni come Tangerine Dream, Ash Ra Tempel, Popol Vuh, Cluster, Harmonia e compagnia suonando, la fucina della Kosmische Musik non si è mai spenta del tutto, né in terra di Germania né altrove. Qualche volta, certo, si è parecchio raffreddata, qualche altra volta ha plasmato materiale di qualità non proprio eccelsa, ma è indubbio che la produzione di sonorità definibili come da “viaggio cosmico” sia stata (e sia ancora) uno dei principali topoi della musica underground europea e americana degli ultimi decenni. Certa New Age prodotta durante i primi Ottanta non è stata forse una (non sempre brillante) conseguenza di quelle sonorità? E la Berlin School degli anni Novanta? Idem, come sopra. Con l'avvento degli anni Zero, e con l'avvio del discorso retromaniaco a essi collegato, di Kosmische Musik si è tornati a parlare in maniera piuttosto frequente, e non solo in termini strettamente revivalistici. Formazioni come gli Emeralds e i primi Oneohtrix Point Never, tanto per citarne un paio, hanno in parte ridefinito i canoni della musica cosmica alla luce di una rilettura creativa e intelligente, frutto di ibridazioni non del tutto preventivabili. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000