Nello Vegezzi
Nello Vegezzi
di Roberto Curti
«vecchio vecchio leccio / quant'anni c'ai / sei gobbo sghembo / hai la panza / picchio tarlo vento / ti han roso dentro / tronche hai le braccia / secche le dita / epperò sei in vita / e pur io ci sono.»
1. L’attentato al pero
«Io dissento / per sentire / vedere / giocare / e VIVERE.»
Partirono a tarda sera, dopo abbondanti libagioni, sulla Citroën rossa che Nello aveva donato al Partito. Quella mattina, la Libertà aveva pubblicato un lungo articolo su Mamma Rosa, la vecchia contadina di San Damiano per cui bocca parlava la Madonna, e che attirava fedeli da tutto il mondo in visita nel suo giardino di quel piccolo paese a pochi chilometri da Piacenza, ove quel pero dalla miracolosa fioritura in pieno inverno era divenuto il simbolo della grazia divina. Bisognava contestare il pero. Ed era ciò che i tre militanti del Partito Comunista d’Italia (marxista-leninista) “Linea Nera”, capeggiati da Nello Vegezzi, patron del maoismo piacentino e contestatore per vocazione, si accingevano a fare. Con un gesto clamoroso. Durante il percorso i contestatori caricarono l’occorrente: una scala per oltrepassare la recinzione del pero, e una grossa sega da boscaiolo. E, arrivati in piena notte a San Damiano, si misero alacremente all’opera. Seguì telefonata anonima alla Libertà, per annunciare che il pero di Mamma Rosa era stato segato. «Purtroppo,» ricordava lo stesso Vegezzi in un delizioso cortometraggio amatoriale di metà anni ’80, «l’indomani sulla Libertà si lesse che il commando maoista aveva sbagliato, e aveva segato il pruno e non il pero.» Ma, aggiungeva, l’epilogo beffardo dell’attentato al pero ebbe una coda imprevista. In un’intervista a Mamma Rosa su Attualità piacentina, il giornalista Gaetano Pantaleoni rivelò che in realtà l’albero dalla miracolosa fioritura non era il pero, bensì il pruno. Per cui, ridendo sotto i baffi, Nello chiosava: «Quindi noi, sbagliando, facemmo giusto.» […]
…segue per 6 pagine nel numero 214 di Blow Up, in edicola a Marzo 2016 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#214) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
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1. L’attentato al pero
«Io dissento / per sentire / vedere / giocare / e VIVERE.»
Partirono a tarda sera, dopo abbondanti libagioni, sulla Citroën rossa che Nello aveva donato al Partito. Quella mattina, la Libertà aveva pubblicato un lungo articolo su Mamma Rosa, la vecchia contadina di San Damiano per cui bocca parlava la Madonna, e che attirava fedeli da tutto il mondo in visita nel suo giardino di quel piccolo paese a pochi chilometri da Piacenza, ove quel pero dalla miracolosa fioritura in pieno inverno era divenuto il simbolo della grazia divina. Bisognava contestare il pero. Ed era ciò che i tre militanti del Partito Comunista d’Italia (marxista-leninista) “Linea Nera”, capeggiati da Nello Vegezzi, patron del maoismo piacentino e contestatore per vocazione, si accingevano a fare. Con un gesto clamoroso. Durante il percorso i contestatori caricarono l’occorrente: una scala per oltrepassare la recinzione del pero, e una grossa sega da boscaiolo. E, arrivati in piena notte a San Damiano, si misero alacremente all’opera. Seguì telefonata anonima alla Libertà, per annunciare che il pero di Mamma Rosa era stato segato. «Purtroppo,» ricordava lo stesso Vegezzi in un delizioso cortometraggio amatoriale di metà anni ’80, «l’indomani sulla Libertà si lesse che il commando maoista aveva sbagliato, e aveva segato il pruno e non il pero.» Ma, aggiungeva, l’epilogo beffardo dell’attentato al pero ebbe una coda imprevista. In un’intervista a Mamma Rosa su Attualità piacentina, il giornalista Gaetano Pantaleoni rivelò che in realtà l’albero dalla miracolosa fioritura non era il pero, bensì il pruno. Per cui, ridendo sotto i baffi, Nello chiosava: «Quindi noi, sbagliando, facemmo giusto.» […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000