Louise Erdrich
Louise Erdrich
di Maurizio Bianchini
1.
Tre ottimi motivi per leggere la trilogia indiana di Louise Erdrich, scrittrice americana di origini indiane e franco-tedesche. Racconta storie che tengono attaccato il lettore alla pagina. Lo fa con un stile empatico, ironico, al tempo stesso personale e ancorato ad una solida tradizione. Racconta la vita quotidiana di un mondo, quello dei pellerossa, distorta a lungo dalla ‘narrazione’ dei bianchi. Con questo LaRose, il suo ultimo capitolo, entra a far parte, insieme a The Underground Railroad di Colson Whitehead e Il simpatizzante di Viet Thanh Nguyen, di una trilogia informale di romanzi impegnati a ridefinire il Sogno Americano come Nuova Consapevolezza e Identità Aperta, mentre chiude quella effettiva, ambientata in una riserva indiana immaginaria in North Dakota modellata sulla Turtle Mountain Reservation degli Anishinaabeg (‘gli uomini delle origini’), cui fa capo la tribù degli Ojibwe, o Chippewa, alla quale l’autrice appartiene in linea materna (suo nonno ne è stato a lungo il capo). Microcosmo che è specchio e trasfigurazione insieme del melting pot americano; un universo in cui – come nella Grecia della tragedia classica o nell’Inghilterra del play elisabettiano o nella Russia del romanzo ottocentesco – cronaca e attualità entrano nella memoria storica, si fanno epica che lega assieme autoanalisi, antropologia e racconto. L’America finzionale non smette di farlo dall’apertura della Frontiera di Fenimore Cooper, attraverso la Winesburg di Sherwood Anderson, la contea-mondo di William Faulkner, la Brewer vitalista e volgare del Coniglio di Updike, la New York elettrica dello Zuckerman di Roth, la Holt ripiegata in sé di Kent Haruf. […]
…segue per 6 pagine nel numero 229 di Blow Up, in edicola a giugno 2017 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#229) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
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Tre ottimi motivi per leggere la trilogia indiana di Louise Erdrich, scrittrice americana di origini indiane e franco-tedesche. Racconta storie che tengono attaccato il lettore alla pagina. Lo fa con un stile empatico, ironico, al tempo stesso personale e ancorato ad una solida tradizione. Racconta la vita quotidiana di un mondo, quello dei pellerossa, distorta a lungo dalla ‘narrazione’ dei bianchi. Con questo LaRose, il suo ultimo capitolo, entra a far parte, insieme a The Underground Railroad di Colson Whitehead e Il simpatizzante di Viet Thanh Nguyen, di una trilogia informale di romanzi impegnati a ridefinire il Sogno Americano come Nuova Consapevolezza e Identità Aperta, mentre chiude quella effettiva, ambientata in una riserva indiana immaginaria in North Dakota modellata sulla Turtle Mountain Reservation degli Anishinaabeg (‘gli uomini delle origini’), cui fa capo la tribù degli Ojibwe, o Chippewa, alla quale l’autrice appartiene in linea materna (suo nonno ne è stato a lungo il capo). Microcosmo che è specchio e trasfigurazione insieme del melting pot americano; un universo in cui – come nella Grecia della tragedia classica o nell’Inghilterra del play elisabettiano o nella Russia del romanzo ottocentesco – cronaca e attualità entrano nella memoria storica, si fanno epica che lega assieme autoanalisi, antropologia e racconto. L’America finzionale non smette di farlo dall’apertura della Frontiera di Fenimore Cooper, attraverso la Winesburg di Sherwood Anderson, la contea-mondo di William Faulkner, la Brewer vitalista e volgare del Coniglio di Updike, la New York elettrica dello Zuckerman di Roth, la Holt ripiegata in sé di Kent Haruf. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000