John Martyn
John Martyn
di Luca Majer
“Se mi accorgessi che non ci sto più dietro (...) che la coordinazione se n’è andata (...) che quel che faccio non soddisfa, me ne andrei via calmo (...) farei dischi pop (...) farei cattiva musica per soldi.” (John Martyn 2004)
11 SETTEMBRE 1948: Beatrice Jewitt (un’inglese “in realtà ebrea belga”) partorisce Iain David McGeachy. Diventerà rispettosamente il Guv’nor per la discepola Beth Orton, e amico amico di Phil Collins, e re-interpretato da Eric Clapton, Santana e Dr. John, un’ispirazione per U2 e The Cure e Paul Weller. Re-mixato da Talvin Singh. Prodigioso chitarrista, uomo d’eccessi e con discepoli raccolti nella Congrega dei Martyniti. Tenete a mente che c’è uno Iain molto intimo, del quale forse si può più che altro intuire e quasi mai leggere. E poi c’è quello che negli anni lui stesso ha creato. Ad esempio quello dell’alterazione psico-attiva a tutto azimuth.
Quello del 2003 che afferma serio “Devo tristemente rifutare le voci che dicono che non fumi erba, perché sarebbe dannoso per i miei fans se lo negassi”. O quello che ama raccontare di quella sveglia con malditesta e sete pazzeschi dopo ciucca altrettanta, in una stanza d’albergo. Mica sul letto. Inchiodato sotto un tappeto. Cortesia del solido e (in un certo senso) fidato Danny Thompson, il quale si premura - camminando sopra John - d’andare al telefono, alzare la cornetta e ordinare scandendo le sillabe “succo d’arancia e colazione per uno”: che si premura di mangiare davanti all’intappet-ato e imprecante John. Uh, Danny, contrabassista raffinatissimo ma uno che facendo check-in all’hotel pagava “questo per la stanza e questo per i danni”. “Ma non c’è stato nessun danno” rispondeva il receptionist. E lui “No, ma cazzo se ci saranno!” […]
…segue per 12 pagine nel numero 202 di Blow Up, in edicola a Marzo 2015 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#202) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
“Se mi accorgessi che non ci sto più dietro (...) che la coordinazione se n’è andata (...) che quel che faccio non soddisfa, me ne andrei via calmo (...) farei dischi pop (...) farei cattiva musica per soldi.” (John Martyn 2004)
11 SETTEMBRE 1948: Beatrice Jewitt (un’inglese “in realtà ebrea belga”) partorisce Iain David McGeachy. Diventerà rispettosamente il Guv’nor per la discepola Beth Orton, e amico amico di Phil Collins, e re-interpretato da Eric Clapton, Santana e Dr. John, un’ispirazione per U2 e The Cure e Paul Weller. Re-mixato da Talvin Singh. Prodigioso chitarrista, uomo d’eccessi e con discepoli raccolti nella Congrega dei Martyniti. Tenete a mente che c’è uno Iain molto intimo, del quale forse si può più che altro intuire e quasi mai leggere. E poi c’è quello che negli anni lui stesso ha creato. Ad esempio quello dell’alterazione psico-attiva a tutto azimuth.
Quello del 2003 che afferma serio “Devo tristemente rifutare le voci che dicono che non fumi erba, perché sarebbe dannoso per i miei fans se lo negassi”. O quello che ama raccontare di quella sveglia con malditesta e sete pazzeschi dopo ciucca altrettanta, in una stanza d’albergo. Mica sul letto. Inchiodato sotto un tappeto. Cortesia del solido e (in un certo senso) fidato Danny Thompson, il quale si premura - camminando sopra John - d’andare al telefono, alzare la cornetta e ordinare scandendo le sillabe “succo d’arancia e colazione per uno”: che si premura di mangiare davanti all’intappet-ato e imprecante John. Uh, Danny, contrabassista raffinatissimo ma uno che facendo check-in all’hotel pagava “questo per la stanza e questo per i danni”. “Ma non c’è stato nessun danno” rispondeva il receptionist. E lui “No, ma cazzo se ci saranno!” […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000