Jim Pepper
Jim Pepper
di Enrico Bettinello
Attraverso il prisma rovescio della globalizzazione siamo ormai da decenni abituati a considerare “naturale” che il linguaggio jazz si nutra progressivamente di (e sappia includere in modo felicemente sintetico) una grandissima varietà di culture e tradizioni musicali che originariamente erano a minor o maggior livello “estranee” alle dinamiche che hanno portato alla nascita e allo sviluppo di questa musica. Sia gli elementi di tipo popular che quelli di matrice euro-colta hanno in realtà compiuto percorsi tortuosi quando non accidentati per “flirtare” prima e fondersi poi con il nucleo afroamericano del jazz, scontando esclusioni e ambiguità, la frizione tra irrigidimenti identitari e spinte produttive commerciali, prima di farsi travolgere sempre più dall’energia inarrestabile della condivisione culturale e stilistica. Le cose, ovviamente, accadono all’interno di precise coordinate storiche e culturali e non è certo un caso che a partire dagli anni Sessanta il jazz abbia intersecato le urgenze internazionaliste del periodo e la riscoperta – innervata da dense tensioni politiche – del portato culturale delle radici.
Sono gli anni in cui India e Spagna, America Latina e ovviamente Africa, Estremo Oriente e Vecchia Europa compaiono sempre più spesso nel tessuto del jazz, sono anni in cui emergono da un lato la tendenza world a sintetizzare un linguaggio in cui le singole specificità sacrificano una parte della loro integrità a favore di un messaggio artistico più globale, dall’altro la tendenza a “etnicizzare” in modo molto forte lo stesso processo creativo. […]
…segue per 4 pagine nel numero 204 di Blow Up, in edicola ad Maggio 2015 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#204) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
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Sono gli anni in cui India e Spagna, America Latina e ovviamente Africa, Estremo Oriente e Vecchia Europa compaiono sempre più spesso nel tessuto del jazz, sono anni in cui emergono da un lato la tendenza world a sintetizzare un linguaggio in cui le singole specificità sacrificano una parte della loro integrità a favore di un messaggio artistico più globale, dall’altro la tendenza a “etnicizzare” in modo molto forte lo stesso processo creativo. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000