Harmonia
Harmonia
di Gino Dal Soler
Fu un anno strano il 1974, un anno d’inquietudini e ripensamenti in una Germania tutt’altro che riappacificata. Helmut Schmidt divenne il successore del cancelliere Willy Brandt dopo che quest’ultimo fu costretto a dimettersi per aver scoperto che il suo segretario era una spia della Stasi della Germania Est. La durissima politica di rigore di Schmidt contro il terrorismo non ammise ragioni. Holger Meins, giovane studente di cinema appartenente alla RAF (Rote Armee Fraktion, le Brigate Rosse tedesche) venne lasciato morire in carcere in seguito a un lungo sciopero della fame, estrema protesta contro le inumane condizioni cui erano sottoposti i carcerati accusati di terrorismo politico. In quegli stessi giorni fece scalpore la visita di Jean Paul Sartre nella famigerata prigione di Stammhein, dove il famoso intellettuale intervistò Andreas Baader, leader riconosciuto con Ulrike Meinhof della RAF.
Anche fuori qualcosa di nuovo stava accadendo. Dal fertile cinema tedesco, già molto in voga, uscirono almeno tre titoli cruciali come La paura mangia l’anima di Rainer Werner Fassbinder, Alice nelle città di Wim Wenders e L’enigma di Kaspar Hauser di Werner Herzog. Per ciò che riguarda la musica, il Krautrock e la Kosmische Musik mostravano i primi segni di cedimento. Gli Amon Düül II se ne erano usciti da poco con l’ancora discreto - ma assai debole rispetto ai furori del passato - “Vive La Trance”, mentre i Can offrivano alla luna il loro ultimo capolavoro, ”Soon Over Babaluma”, e i Tangerine Dream e i Faust erano appena emigrati oltremanica con contratto Virgin in tasca, i primi per dar vita al loro disco più celebre ma certo non migliore (“Phaedra”) e i secondi l’ancor ottimo “Faust IV”. I riflettori più accesi tuttavia se li beccarono i Kraftwerk con il fragoroso successo internazionale di “Autobahn”. Per il resto, poco altro a parte le due piccole gemme che andremo a raccontare, che si schiudevano lontano dal rumore di Berlino, di Monaco o di Düsseldorf, lontano dalla città, nella quiete della campagna di Forst, in Bassa Sassonia. […]
…segue per 4 pagine nel numero 211 di Blow Up, in edicola a Dicembre 2015 al costo di 8 euro: numero speciale natalizio di 196 pagine con le playlist 2015!
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#211) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
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Anche fuori qualcosa di nuovo stava accadendo. Dal fertile cinema tedesco, già molto in voga, uscirono almeno tre titoli cruciali come La paura mangia l’anima di Rainer Werner Fassbinder, Alice nelle città di Wim Wenders e L’enigma di Kaspar Hauser di Werner Herzog. Per ciò che riguarda la musica, il Krautrock e la Kosmische Musik mostravano i primi segni di cedimento. Gli Amon Düül II se ne erano usciti da poco con l’ancora discreto - ma assai debole rispetto ai furori del passato - “Vive La Trance”, mentre i Can offrivano alla luna il loro ultimo capolavoro, ”Soon Over Babaluma”, e i Tangerine Dream e i Faust erano appena emigrati oltremanica con contratto Virgin in tasca, i primi per dar vita al loro disco più celebre ma certo non migliore (“Phaedra”) e i secondi l’ancor ottimo “Faust IV”. I riflettori più accesi tuttavia se li beccarono i Kraftwerk con il fragoroso successo internazionale di “Autobahn”. Per il resto, poco altro a parte le due piccole gemme che andremo a raccontare, che si schiudevano lontano dal rumore di Berlino, di Monaco o di Düsseldorf, lontano dalla città, nella quiete della campagna di Forst, in Bassa Sassonia. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000