Giovanni Raboni
Giovanni Raboni
di Fabio Donalisio
“NON C'È CHE un modo per creare un pubblico di lettori veri: informarli con continuità, con competenza, con rigore, scegliendo i libri di maggior interesse e rilievo e di questi discutendo seriamente. È come non fanno, duole dirlo, se non sporadicamente e casualmente in mezzo a un gran frastuono di segnali superflui, ambigui e contraddittori, gli attuali inserti e supplementi e spazi culturali dei mass media nostrani, tutti intenti, anziché a informare (e così formare) il lettore, a piacergli, sforzandosi di indovinare i suoi gusti e presentandogli puntualmente ogni settimana, come i parrucchieri dopo il taglio di capelli, lo specchio adulatore e bugiardo delle imperanti, proliferanti, insensate classifiche.”
Così Giovanni Raboni, sull'Europeo, nel 1987. Oggi, in esergo alla succulenta racconta di pezzi critici – stroncature e polemiche – che appare in volume con l'eloquente titolo in forma interrogativa: Meglio star zitti? Un resoconto parziale ma integerrimo di un'attività giornalistica – quella di Raboni – pressoché ininterrotta e quantitativamente importante, al di là dell'indipendenza del punto di vista e dello sguardo a tutto campo che spaziava ben oltre la letteratura (soprattutto cinema, e teatro). Non dunque critica da rivista specializzata (su cui pure Raboni si era formato, con cui aveva svolto lungo tirocinio anche stilistico), non critica interna all'Accademia (di cui in parte diffidava), ma critica da giornale, critica “di massa”, rivolta per lo più a un lettore non specialistico, al “consumatore finale”, per utilizzare il lessico del marketing che tanta parte aveva e ha nella costruzione del prodotto-libro e nella sua distribuzione e smercio. […]
…segue per 4 pagine nel numero 259 di Blow Up, in edicola a dicembre 2019
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#259) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
“NON C'È CHE un modo per creare un pubblico di lettori veri: informarli con continuità, con competenza, con rigore, scegliendo i libri di maggior interesse e rilievo e di questi discutendo seriamente. È come non fanno, duole dirlo, se non sporadicamente e casualmente in mezzo a un gran frastuono di segnali superflui, ambigui e contraddittori, gli attuali inserti e supplementi e spazi culturali dei mass media nostrani, tutti intenti, anziché a informare (e così formare) il lettore, a piacergli, sforzandosi di indovinare i suoi gusti e presentandogli puntualmente ogni settimana, come i parrucchieri dopo il taglio di capelli, lo specchio adulatore e bugiardo delle imperanti, proliferanti, insensate classifiche.”
Così Giovanni Raboni, sull'Europeo, nel 1987. Oggi, in esergo alla succulenta racconta di pezzi critici – stroncature e polemiche – che appare in volume con l'eloquente titolo in forma interrogativa: Meglio star zitti? Un resoconto parziale ma integerrimo di un'attività giornalistica – quella di Raboni – pressoché ininterrotta e quantitativamente importante, al di là dell'indipendenza del punto di vista e dello sguardo a tutto campo che spaziava ben oltre la letteratura (soprattutto cinema, e teatro). Non dunque critica da rivista specializzata (su cui pure Raboni si era formato, con cui aveva svolto lungo tirocinio anche stilistico), non critica interna all'Accademia (di cui in parte diffidava), ma critica da giornale, critica “di massa”, rivolta per lo più a un lettore non specialistico, al “consumatore finale”, per utilizzare il lessico del marketing che tanta parte aveva e ha nella costruzione del prodotto-libro e nella sua distribuzione e smercio. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000