Ed McBain
Ed McBain
di Umberto Rossi
ED MCBAIN. John Abbott. Curt Cannon. Hunt Collins. Ezra Hannon. Richard Marsten. E forse anche Dean Hudson. No, questi non sono personaggi, ma pseudonimi – quelli usati nel corso della sua carriera da uno dei più prolifici e versatili scrittori americani, che alla nascita, nel 1926, si chiamava Salvatore Albert Lombino, nato negli Stati Uniti ma di discendenza lucana e siciliana. Cambiò nome nel 1952, adottando legalmente il suo primo pseudonimo, perché un editor gli aveva spiegato che nell’editoria essere italoamericani non pagava: con un cognome inglese (Evan Hunter, per l’appunto) avrebbe venduto molto di più. Non sorprende: erano gli anni in cui Dino Crocetti si faceva chiamare Dean Martin, e Margarita Carmen Cansino era nota al grande pubblico come Rita Hayworth. All’epoca solo Frank Sinatra aveva la faccia tosta di esibire la sua italianità (o meglio sicilianità), ma era un cantante e un attore, non uno scrittore.
La pubblicazione di una corposissima raccolta dei racconti di Hunter (I morti non sognano: Racconti 1953-2000, Mondadori), firmati col suo pseudonimo forse più famoso, Ed McBain, sarebbe già stata occasione bastante per parlare del padre di una delle più fortunate e longeve serie poliziesche, quella dell’87° distretto (durata “solamente” 49 anni). Le quasi mille pagine di questa raccoltona ci mostrano un artigiano che ogni tanto diventa puro e semplice artista: ogni tanto arriva una pagina quasi lirica di descrizione di ambienti, o una storia collaterale delineata rapidamente che t’incanta. […]
…segue per 4 pagine nel numero 263 di Blow Up, in edicola ad aprile 2020
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#263) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
ED MCBAIN. John Abbott. Curt Cannon. Hunt Collins. Ezra Hannon. Richard Marsten. E forse anche Dean Hudson. No, questi non sono personaggi, ma pseudonimi – quelli usati nel corso della sua carriera da uno dei più prolifici e versatili scrittori americani, che alla nascita, nel 1926, si chiamava Salvatore Albert Lombino, nato negli Stati Uniti ma di discendenza lucana e siciliana. Cambiò nome nel 1952, adottando legalmente il suo primo pseudonimo, perché un editor gli aveva spiegato che nell’editoria essere italoamericani non pagava: con un cognome inglese (Evan Hunter, per l’appunto) avrebbe venduto molto di più. Non sorprende: erano gli anni in cui Dino Crocetti si faceva chiamare Dean Martin, e Margarita Carmen Cansino era nota al grande pubblico come Rita Hayworth. All’epoca solo Frank Sinatra aveva la faccia tosta di esibire la sua italianità (o meglio sicilianità), ma era un cantante e un attore, non uno scrittore.
La pubblicazione di una corposissima raccolta dei racconti di Hunter (I morti non sognano: Racconti 1953-2000, Mondadori), firmati col suo pseudonimo forse più famoso, Ed McBain, sarebbe già stata occasione bastante per parlare del padre di una delle più fortunate e longeve serie poliziesche, quella dell’87° distretto (durata “solamente” 49 anni). Le quasi mille pagine di questa raccoltona ci mostrano un artigiano che ogni tanto diventa puro e semplice artista: ogni tanto arriva una pagina quasi lirica di descrizione di ambienti, o una storia collaterale delineata rapidamente che t’incanta. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000