DOSSIER 04: Rock e guerra
DOSSIER 04: Rock e guerra
di AA.VV.
Nel nostro quarto Dossier dopo quelli dedicati alla fantascienza, alla morte e al sesso (rispettivamente BU#292, #300 e 302/303) focalizziamo la nostra attenzione sul rapporto tra il rock[*] e la guerra. Non sembri un tema balzano: la musica è stata molto legata alla guerra: di volta in volta colonna sonora e accompagnamento, narrazione e scampolo di memoria, consolatrice e persino musa ispiratrice di immagini e fatti di guerra. Perché comunque la si voglia mettere non se ne esce, la guerra è dentro le cose del mondo e quindi dentro di noi: possiamo cercare di domarla, sublimarla o esorcizzarla anche attraverso la musica, ma dobbiamo comunque farci i conti, soprattutto in tempi così foschi come quelli che stiamo attraversando oggi, con le bombe che dilaniano di nuovo il cuore dell’Europa a ottanta anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Lungi da noi, in questa occasione come nelle precedenti, pensare di censire tutte le musiche e le canzoni che hanno trattato un tema così triste e drammatico: l’esaustività è del tutto fuori dalla nostra prospettiva. Abbiamo solo pensato ad alcuni temi – consueti ma soprattutto desueti – legati alla guerra e ne abbiamo scritto. Sperando che le nostre parole riescano non solo a interessare chi ci legge ma anche e soprattutto a esorcizzare tempi così cupi e bui.
[*] Ricordiamo ai lettori che utilizziamo questo termine solo per praticità, dato che gli articoli toccano tutto l’arco parlamentare delle musiche di consumo e pure quello extraparlamentare delle musiche underground e colte di qualunque tipo: nessun limite né preclusione, siamo radicalmente inclusivi.
…segue per 52 pagine nel numero 314/315 di Blow Up, in edicola a luglio e agosto 2024
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#314/315) al costo di 12 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come ‘piego di libri’ (chi desidera una spedizione rapida ci contatti via email).
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
Nel nostro quarto Dossier dopo quelli dedicati alla fantascienza, alla morte e al sesso (rispettivamente BU#292, #300 e 302/303) focalizziamo la nostra attenzione sul rapporto tra il rock[*] e la guerra. Non sembri un tema balzano: la musica è stata molto legata alla guerra: di volta in volta colonna sonora e accompagnamento, narrazione e scampolo di memoria, consolatrice e persino musa ispiratrice di immagini e fatti di guerra. Perché comunque la si voglia mettere non se ne esce, la guerra è dentro le cose del mondo e quindi dentro di noi: possiamo cercare di domarla, sublimarla o esorcizzarla anche attraverso la musica, ma dobbiamo comunque farci i conti, soprattutto in tempi così foschi come quelli che stiamo attraversando oggi, con le bombe che dilaniano di nuovo il cuore dell’Europa a ottanta anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Lungi da noi, in questa occasione come nelle precedenti, pensare di censire tutte le musiche e le canzoni che hanno trattato un tema così triste e drammatico: l’esaustività è del tutto fuori dalla nostra prospettiva. Abbiamo solo pensato ad alcuni temi – consueti ma soprattutto desueti – legati alla guerra e ne abbiamo scritto. Sperando che le nostre parole riescano non solo a interessare chi ci legge ma anche e soprattutto a esorcizzare tempi così cupi e bui.
[*] Ricordiamo ai lettori che utilizziamo questo termine solo per praticità, dato che gli articoli toccano tutto l’arco parlamentare delle musiche di consumo e pure quello extraparlamentare delle musiche underground e colte di qualunque tipo: nessun limite né preclusione, siamo radicalmente inclusivi.
…segue per 52 pagine nel numero 314/315 di Blow Up, in edicola a luglio e agosto 2024
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#314/315) al costo di 12 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come ‘piego di libri’ (chi desidera una spedizione rapida ci contatti via email).
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000