Clemens Meyer & Gottfried Benn
Clemens Meyer & Gottfried Benn
di Maurizio Bianchini
[nell'immagine: Clemens Meyer]
1.
Due libri appena usciti, ‘pesanti’ come pochi, aiutano a far luce su passaggi cruciali della storia della Germania nel Novecento, passata dal sogno dell’Impero alla sconfitta militare, allo smembramento della nazione in due entità diverse, alla rinascita economica che ne ha fatto (gran paradosso!) la guida dell’Europa unita ed un impero commerciale esteso, come rilevato da Sebald ne La storia naturale della distruzione, quanto il territorio conquistato dai nazisti al culmine della loro espansione militare.
Il primo dei libri, Doppia vita, edito da Adelphi, è una ristampa della migliore introduzione ai testi, al pensiero e alla vita, che ne è stata specchio fedele, di Gottfried Benn, autore chiave del ‘900 poco conosciuto in Italia, ma anche nella sua Germania più cibo per palati fini, anzi finissimi, che di largo consumo. Una riscoperta che si deve a Calasso, nella cui opera ha un ruolo di primo piano: è suo il concetto di ‘letteratura assoluta’ che ne è il fulcro. Il libro raccoglie in realtà due testi, scritti in epoche diverse ma uniti nel sottotitolo in una sola dizione, Due autoritratti, che rende ragione della volontà dell’autore di fornire a chi legge la propria carta d’identità spirituale. Per contestualizzarla può essere di aiuto qualche cenno biografico. Nato nel 1886, Benn appartiene alla generazione che avrebbe dato ‘forma e senso’ al Novecento, con la Literaturrevolution destinata a sconvolgere negli anni tra il 1910 e il 1925 il panorama dell’arte europea, col futurismo, il cubismo, il decadentismo e, in Germania, l’espressionismo, l’atonalismo e la dodecafonia – guidati e nutriti tutti da un solo nume tutelare, Nietzsche, figlio, come Benn e altri 400 scrittori, di un pastore protestante. (“Di fatto, tutto ciò che la mia generazione ha discusso, interiormente elaborato, si potrebbe dire: ha sofferto, e si può anche dire: ha diffuso – tutto questo si era già espresso ed esaurito con Nietzsche, con lui aveva trovato formulazioni definitive, tutto il resto era esegesi. La sua maniera temeraria tempestosa lampeggiante… il suo proibirsi ogni idillio e ogni fondamento generale, la sua impostazione della psicologia delle pulsioni… – la psicoanalisi intera e l’intero esistenzialismo, tutto questo è opera sua. È lui, appare sempre più chiaro, il gigante che domina l’epoca postgoethiana.” Una citazione che contiene già, in nuce, l’essenza dell’opera di Benn.). […]
…segue per 4 pagine nel numero 285 di Blow Up, in edicola a febbraio 2022
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#285) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
[nell'immagine: Clemens Meyer]
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Due libri appena usciti, ‘pesanti’ come pochi, aiutano a far luce su passaggi cruciali della storia della Germania nel Novecento, passata dal sogno dell’Impero alla sconfitta militare, allo smembramento della nazione in due entità diverse, alla rinascita economica che ne ha fatto (gran paradosso!) la guida dell’Europa unita ed un impero commerciale esteso, come rilevato da Sebald ne La storia naturale della distruzione, quanto il territorio conquistato dai nazisti al culmine della loro espansione militare.
Il primo dei libri, Doppia vita, edito da Adelphi, è una ristampa della migliore introduzione ai testi, al pensiero e alla vita, che ne è stata specchio fedele, di Gottfried Benn, autore chiave del ‘900 poco conosciuto in Italia, ma anche nella sua Germania più cibo per palati fini, anzi finissimi, che di largo consumo. Una riscoperta che si deve a Calasso, nella cui opera ha un ruolo di primo piano: è suo il concetto di ‘letteratura assoluta’ che ne è il fulcro. Il libro raccoglie in realtà due testi, scritti in epoche diverse ma uniti nel sottotitolo in una sola dizione, Due autoritratti, che rende ragione della volontà dell’autore di fornire a chi legge la propria carta d’identità spirituale. Per contestualizzarla può essere di aiuto qualche cenno biografico. Nato nel 1886, Benn appartiene alla generazione che avrebbe dato ‘forma e senso’ al Novecento, con la Literaturrevolution destinata a sconvolgere negli anni tra il 1910 e il 1925 il panorama dell’arte europea, col futurismo, il cubismo, il decadentismo e, in Germania, l’espressionismo, l’atonalismo e la dodecafonia – guidati e nutriti tutti da un solo nume tutelare, Nietzsche, figlio, come Benn e altri 400 scrittori, di un pastore protestante. (“Di fatto, tutto ciò che la mia generazione ha discusso, interiormente elaborato, si potrebbe dire: ha sofferto, e si può anche dire: ha diffuso – tutto questo si era già espresso ed esaurito con Nietzsche, con lui aveva trovato formulazioni definitive, tutto il resto era esegesi. La sua maniera temeraria tempestosa lampeggiante… il suo proibirsi ogni idillio e ogni fondamento generale, la sua impostazione della psicologia delle pulsioni… – la psicoanalisi intera e l’intero esistenzialismo, tutto questo è opera sua. È lui, appare sempre più chiaro, il gigante che domina l’epoca postgoethiana.” Una citazione che contiene già, in nuce, l’essenza dell’opera di Benn.). […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000