Brexit
Brexit
di Maurizio Bianchini
Una qualche affinità lega fra loro gli anni Trenta del secolo scorso e i Dieci di quello corrente? E se sì: di quale natura? E quanto profonda? Il forum è aperto, e in tempi di post-verità un’opinione vale l’altra. Averli vissuti entrambi aiuterebbe nel giudizio, certo. Ma chi c’era allora è morto o oscurato dall’età; e chi c’è ora esprime tutt’al più un partito preso, quasi mai una valutazione motivata. Meglio affidarsi alle fonti, come quando si parla di Napoleone o del Rinascimento, e sperare che non ci siano arrivati prima i poteri forti, presenza ubiqua del demonio nel nostro evo.
Il mio convincimento è che l’affinità ci sia, così evidente che nessuno l’ha afferrata ancora. Né ci proverò io. Registro solo che, oggi come allora, imperversa una crisi economica epocale non prevista da alcun addetto ai lavori, e senza la più pallida idea su come uscirne; e che, come in tutte le impasse storiche, sono tornati in auge: ‘l’uomo solo al comando’ (a parte in Italia, dove mancando di meglio si fa passare per tiranno un amministratore di condominio), il ‘fatevi i cazzi vostri’, i sacri confini, l’invettiva come lingua ufficiale della verità e, direi soprattutto, il ‘popolo’ che si riprende il potere cacciando a calci nel culo le élite. Che se lo meritano, ci mancherebbe. Ma… No, no, niente politica. Sei mesi di campagna referendaria in cui si è visto di tutto, perfino il primo partito votare, comunque vada, la sua autoestinzione politica, hanno rotto le palle anche ai millepiedi, che se tanto mi dà tanto ne hanno mille a testa, pensate un po’ che zabaione. La ggente, dunque. L’uomo qualunque. Ha parlato. Ha votato. Con la pancia. Meglio ancora: con gli intestini: quello crasso e quello cieco. Fuori i tecnocrati e la vecchia politica! A chi Roma? Alla Raggi! A chi la Gran Bretagna? A Farage e al suo bicchiere di birra. A chi l’America? A Trump e al suo tupè di zucchero candido. Che fenomeno epistemologicamente affascinante! Le Mura di Gerico crollate in diretta tv! Vedo già Mario Draghi e qualche migliaio di squali legali, magistrati e manager di stato in fila per la minestra davanti alla cucina da campo dell’Esercito della Salvezza, col sottofondo di un’orchestrina di skinhead, i Kill the Alien Inside You, che suona Jesus On That Mainline! Ma non voliamo sulle ali della fantasia. Anzi no: voliamoci più lontano ancora nel tempo, visto che funzionano meglio di RAI5 o degli all inclusive culturali. […]
…segue per 8 pagine nel numero 224 di Blow Up, in edicola a Gennaio 2017 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#224) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
Una qualche affinità lega fra loro gli anni Trenta del secolo scorso e i Dieci di quello corrente? E se sì: di quale natura? E quanto profonda? Il forum è aperto, e in tempi di post-verità un’opinione vale l’altra. Averli vissuti entrambi aiuterebbe nel giudizio, certo. Ma chi c’era allora è morto o oscurato dall’età; e chi c’è ora esprime tutt’al più un partito preso, quasi mai una valutazione motivata. Meglio affidarsi alle fonti, come quando si parla di Napoleone o del Rinascimento, e sperare che non ci siano arrivati prima i poteri forti, presenza ubiqua del demonio nel nostro evo.
Il mio convincimento è che l’affinità ci sia, così evidente che nessuno l’ha afferrata ancora. Né ci proverò io. Registro solo che, oggi come allora, imperversa una crisi economica epocale non prevista da alcun addetto ai lavori, e senza la più pallida idea su come uscirne; e che, come in tutte le impasse storiche, sono tornati in auge: ‘l’uomo solo al comando’ (a parte in Italia, dove mancando di meglio si fa passare per tiranno un amministratore di condominio), il ‘fatevi i cazzi vostri’, i sacri confini, l’invettiva come lingua ufficiale della verità e, direi soprattutto, il ‘popolo’ che si riprende il potere cacciando a calci nel culo le élite. Che se lo meritano, ci mancherebbe. Ma… No, no, niente politica. Sei mesi di campagna referendaria in cui si è visto di tutto, perfino il primo partito votare, comunque vada, la sua autoestinzione politica, hanno rotto le palle anche ai millepiedi, che se tanto mi dà tanto ne hanno mille a testa, pensate un po’ che zabaione. La ggente, dunque. L’uomo qualunque. Ha parlato. Ha votato. Con la pancia. Meglio ancora: con gli intestini: quello crasso e quello cieco. Fuori i tecnocrati e la vecchia politica! A chi Roma? Alla Raggi! A chi la Gran Bretagna? A Farage e al suo bicchiere di birra. A chi l’America? A Trump e al suo tupè di zucchero candido. Che fenomeno epistemologicamente affascinante! Le Mura di Gerico crollate in diretta tv! Vedo già Mario Draghi e qualche migliaio di squali legali, magistrati e manager di stato in fila per la minestra davanti alla cucina da campo dell’Esercito della Salvezza, col sottofondo di un’orchestrina di skinhead, i Kill the Alien Inside You, che suona Jesus On That Mainline! Ma non voliamo sulle ali della fantasia. Anzi no: voliamoci più lontano ancora nel tempo, visto che funzionano meglio di RAI5 o degli all inclusive culturali. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000