Bob Dylan
Bob Dylan
di Marco Sideri
NELL’APRILE del 2009 Bob Dylan ha concesso una (rara) intervista alla trasmissione televisiva 60 Minutes.
“Ti giri mai indietro a guardare la musica che hai composto e dici Wow, questo mi sorprende?”, chiede l’intervistatore.
“Lo facevo, ma ora non più”, risponde Dylan, “non so come ho scritto quelle canzoni.”
“In che senso?”
“Quelle prime canzoni sono scritte quasi per magia”. E a quel punto Bob recita qualche verso di It’s All Right, Ma (I’m Only Bleeding) (“Bringing It All Back Home”, 1965) e sullo schermo appare lui giovane che canta e strimpella il pezzo. Cambia l’inquadratura e si torna al presente. Dylan guarda in camera e dice:
“C’è della magia in questo, e non magia da illusionisti […] L’ho fatto una volta.”
“Non credi di poterlo fare di nuovo, oggi?”
“Mh-Mh”, risponde Dylan scuotendo la testa.
“E ti scoccia?”.
Lui alza le sopracciglia, poi dice: “Non puoi fare qualcosa in eterno; l’ho fatto una volta; ora posso fare altre cose; ma non quello”.
Quello sono tre anni e sei dischi in cui Bob Dylan ha attraversato, a mo’ di tornado, la canzone americana, cambiandola secondo il proprio gusto e guadagnandosi non tanto un posto nel pantheon della musica, quanto un pantheon intero a suo uso e consumo. Gli anni vanno dal 1963 al 1966, anni nei quali la concorrenza certo non manca; i Beatles vanno da Amburgo a “Rubber Soul” e intorno succedono cose che ancora oggi restano parametri (musicali, estetici) di moltissimi suoni e progetti contemporanei. I dischi sono sei e sono tra i più raccontati della musica intera. Parlarne ancora, qui, sarebbe una missione impossibile. Grazie a quei dischi frugare nella spazzatura di Bob Dylan è stato elevato a pseudo-scienza; quei dischi sono la cronaca di una cavalcata a perdifiato. […]
…segue per 6 pagine nel numero 203 di Blow Up, in edicola ad Aprile 2015 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#203) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
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“Lo facevo, ma ora non più”, risponde Dylan, “non so come ho scritto quelle canzoni.”
“In che senso?”
“Quelle prime canzoni sono scritte quasi per magia”. E a quel punto Bob recita qualche verso di It’s All Right, Ma (I’m Only Bleeding) (“Bringing It All Back Home”, 1965) e sullo schermo appare lui giovane che canta e strimpella il pezzo. Cambia l’inquadratura e si torna al presente. Dylan guarda in camera e dice:
“C’è della magia in questo, e non magia da illusionisti […] L’ho fatto una volta.”
“Non credi di poterlo fare di nuovo, oggi?”
“Mh-Mh”, risponde Dylan scuotendo la testa.
“E ti scoccia?”.
Lui alza le sopracciglia, poi dice: “Non puoi fare qualcosa in eterno; l’ho fatto una volta; ora posso fare altre cose; ma non quello”.
Quello sono tre anni e sei dischi in cui Bob Dylan ha attraversato, a mo’ di tornado, la canzone americana, cambiandola secondo il proprio gusto e guadagnandosi non tanto un posto nel pantheon della musica, quanto un pantheon intero a suo uso e consumo. Gli anni vanno dal 1963 al 1966, anni nei quali la concorrenza certo non manca; i Beatles vanno da Amburgo a “Rubber Soul” e intorno succedono cose che ancora oggi restano parametri (musicali, estetici) di moltissimi suoni e progetti contemporanei. I dischi sono sei e sono tra i più raccontati della musica intera. Parlarne ancora, qui, sarebbe una missione impossibile. Grazie a quei dischi frugare nella spazzatura di Bob Dylan è stato elevato a pseudo-scienza; quei dischi sono la cronaca di una cavalcata a perdifiato. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000