Bill Callahan & Will Oldham
Bill Callahan & Will Oldham
di Beppe Recchia
La notizia di un disco a doppia firma Bill Callahan e Will Oldham non dovrebbe in fondo sorprendere troppo.
Indicati, insieme a Dan Bejar e Cass McCombs, tra gli eredi di Dylan per la capacità di raccontare l’America mescolando la tradizione popolare alla riflessione erudita, i due “cantautori alla fine del mondo” (li chiamava così Chris Richards, in un lungo articolo a loro dedicato sul Washington Post di una decina di anni fa) hanno mantenuto percorsi diversi ma sostanzialmente paralleli. Lavorando sempre (d)ai margini, hanno progressivamente affinato e trasformato la loro scrittura in un polo magnetico di una quieta familiarità da riscoprire a ogni uscita. Se Bill resta personaggio più scontroso, la sua voce più profonda come se scavasse dentro sé stesso, Will mantiene invece un’aura di gioioso mistero, la sua voce sempre più limpida e controllata. E tuttavia, nelle loro raccolte più recenti - “Shepherd In A Sheepskin Vest” e “Gold Record” per il cantautore di Silver Spring, “I Made A Place” per l’alter ego di Oldham, Bonnie “Prince” Billy – c’è una quieta serenità, una scrittura, se non proprio traboccante di speranza, certamente più empatica.
Su queste premesse, è nato il “Blind Date Party”. Colpa della pandemia e della cancellazione di ogni attività dal vivo, i due hanno unito le forse passando buona parte della fine del 2020 e dei primi mesi del 2021 a cucirsi addosso canzoni di altri (maestri come Yusuf Islam, Lou Reed e Hank Williams Jr., ma anche imprevedibili omaggi a Steely Dan e Billie Eilish), lanciando un sos ai tanti compagni di casa Drag City, da Ty Segall a David Grubbs, da David Pajo a Richard Bishop. Pubblicando una canzone alla settimana, i due William hanno ritrovato il senso di una comunità e di una umanità che oggi fluisce ininterrotto nel disco che le raccoglie. In un collegamento zoom tra tre fusi orari diversi e con la stessa leggerezza con cui probabilmente hanno cominciato a tracciare la mappa di questa brillante antologia, Bill e Will si sono raccontati. […]
…segue per 8 pagine nel numero 283 di Blow Up, in edicola a dicembre 2021: NUMERO SPECIALE 180 pagine!
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#283) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
La notizia di un disco a doppia firma Bill Callahan e Will Oldham non dovrebbe in fondo sorprendere troppo.
Indicati, insieme a Dan Bejar e Cass McCombs, tra gli eredi di Dylan per la capacità di raccontare l’America mescolando la tradizione popolare alla riflessione erudita, i due “cantautori alla fine del mondo” (li chiamava così Chris Richards, in un lungo articolo a loro dedicato sul Washington Post di una decina di anni fa) hanno mantenuto percorsi diversi ma sostanzialmente paralleli. Lavorando sempre (d)ai margini, hanno progressivamente affinato e trasformato la loro scrittura in un polo magnetico di una quieta familiarità da riscoprire a ogni uscita. Se Bill resta personaggio più scontroso, la sua voce più profonda come se scavasse dentro sé stesso, Will mantiene invece un’aura di gioioso mistero, la sua voce sempre più limpida e controllata. E tuttavia, nelle loro raccolte più recenti - “Shepherd In A Sheepskin Vest” e “Gold Record” per il cantautore di Silver Spring, “I Made A Place” per l’alter ego di Oldham, Bonnie “Prince” Billy – c’è una quieta serenità, una scrittura, se non proprio traboccante di speranza, certamente più empatica.
Su queste premesse, è nato il “Blind Date Party”. Colpa della pandemia e della cancellazione di ogni attività dal vivo, i due hanno unito le forse passando buona parte della fine del 2020 e dei primi mesi del 2021 a cucirsi addosso canzoni di altri (maestri come Yusuf Islam, Lou Reed e Hank Williams Jr., ma anche imprevedibili omaggi a Steely Dan e Billie Eilish), lanciando un sos ai tanti compagni di casa Drag City, da Ty Segall a David Grubbs, da David Pajo a Richard Bishop. Pubblicando una canzone alla settimana, i due William hanno ritrovato il senso di una comunità e di una umanità che oggi fluisce ininterrotto nel disco che le raccoglie. In un collegamento zoom tra tre fusi orari diversi e con la stessa leggerezza con cui probabilmente hanno cominciato a tracciare la mappa di questa brillante antologia, Bill e Will si sono raccontati. […]
…segue per 8 pagine nel numero 283 di Blow Up, in edicola a dicembre 2021: NUMERO SPECIALE 180 pagine!
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#283) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000