20 ESSENTIALS: Trance 1990-1994
20 ESSENTIALS: Trance 1990-1994
di Christian Zingales
[nell'immaigne: Sven Vath e Ralf Hildenbeutel]
Dal ’92 la Eye Q è una catena di montaggio Motown style, con studi di registrazione nel quartier generale dell’etichetta, che insieme alla label sorella Harthouse sforna epici pezzi dance a 140 battute al minuto dritti dal cuore della Germania, Francoforte. Non è techno, non è jungle. È trance. Schegge sonore bianche, squisitamente tedesche, all’epoca guardate con una certa altezzosità dai puristi techno che trovavano sfrontata l’esuberanza melodica e insopportabile la grandeur barocca e sinfonica. Paraocchi di quell’attitudine da clausura emotiva per cui valeva solo ciò che era codificato nei più stretti canoni dell’ortodossia mentre era da guardare con biasimo ogni parvenza di enfasi. Ma certo la trance - una supernova che si accende nel ’90 e consuma la sua epica entro la commercializzazione di metà decennio quando, come vedremo, diventerà altro – rimane uno dei suoni più eccitanti della dance di fine Novecento, un banchetto dionisiaco dove vedevi impastarsi la grana leggera dell’eurobeat con un artigianato elettronico di prima grandezza, antichi furori sturm und drang tra romantico e gotico con un plastico qui e ora da rave generation, oleografico misticismo prêt-à-porter insieme a correnti psichedeliche coi controcazzi, spregiudicate rotaie hi-nrg post-moroderiane e pompa wagneriana, melodico in amore post-neworderiano ed euforico spleen di fine millennio.
Il momento del contatto, la germinazione del genere, avviene a inizio ‘90 con una serie di numeri che fanno cortocircuito di certo didascalismo sci-fi tra nu-beat e techno. In breve si percepisce che sta prendendo forma qualcosa di nuovo, una nuova onda che avrà ariete in una figura già radicata nella scena dance tedesca come Sven Vath. […]
…segue per 14 pagine nel numero 213 di Blow Up, in edicola a Febbraio 2016 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#213) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
[nell'immaigne: Sven Vath e Ralf Hildenbeutel]
Dal ’92 la Eye Q è una catena di montaggio Motown style, con studi di registrazione nel quartier generale dell’etichetta, che insieme alla label sorella Harthouse sforna epici pezzi dance a 140 battute al minuto dritti dal cuore della Germania, Francoforte. Non è techno, non è jungle. È trance. Schegge sonore bianche, squisitamente tedesche, all’epoca guardate con una certa altezzosità dai puristi techno che trovavano sfrontata l’esuberanza melodica e insopportabile la grandeur barocca e sinfonica. Paraocchi di quell’attitudine da clausura emotiva per cui valeva solo ciò che era codificato nei più stretti canoni dell’ortodossia mentre era da guardare con biasimo ogni parvenza di enfasi. Ma certo la trance - una supernova che si accende nel ’90 e consuma la sua epica entro la commercializzazione di metà decennio quando, come vedremo, diventerà altro – rimane uno dei suoni più eccitanti della dance di fine Novecento, un banchetto dionisiaco dove vedevi impastarsi la grana leggera dell’eurobeat con un artigianato elettronico di prima grandezza, antichi furori sturm und drang tra romantico e gotico con un plastico qui e ora da rave generation, oleografico misticismo prêt-à-porter insieme a correnti psichedeliche coi controcazzi, spregiudicate rotaie hi-nrg post-moroderiane e pompa wagneriana, melodico in amore post-neworderiano ed euforico spleen di fine millennio.
Il momento del contatto, la germinazione del genere, avviene a inizio ‘90 con una serie di numeri che fanno cortocircuito di certo didascalismo sci-fi tra nu-beat e techno. In breve si percepisce che sta prendendo forma qualcosa di nuovo, una nuova onda che avrà ariete in una figura già radicata nella scena dance tedesca come Sven Vath. […]
…segue per 14 pagine nel numero 213 di Blow Up, in edicola a Febbraio 2016 al costo di 6 euro
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000