20 ESSENTIALS: Neopsichedelia UK 1980-1990 [pt.2]
20 ESSENTIALS: Neopsichedelia UK 1980-1990 [pt.2]
di Roberto Municchi con Stefano I. Bianchi
[nell'immagine: Nick Saloman / The Bevis frond, foto di Carla Van Der Marel]
E arriva il momento in cui i semi lasciati a terra si trasformano in gustosi frutti. Dopo una serie di prodotti carbonari, pubblicati perlopiù sotto forma di cassette autoprodotte, nell’anno 1986 il rock psichedelico cambia marcia con “Acid Tales And Mermaids” dei Voodoo Child e “Miasma” di Bevis Frond. I primi sono tre giovanotti dalle folte chiome, Nick Saloman, il personaggio dietro la seconda sigla, invece non è più un giovanotto e da alcuni anni tenta con poca fortuna di far conoscere la propria musica. I due album sopracitati, ai quali si potrebbero aggiungere anche gli esordi lunghi di Spacemen 3 e di Magic Mushroom Band pubblicati nello stesso anno, non sono dei capolavori e i tipi che stanno dietro sono abbastanza diversi, soprattutto come storia personale, ma una cosa li accomuna: sono i primi segnali di un certo rilievo, sia come durata che come formato, di una decisa virata verso il vero rock psichedelico, senza ombra di flirt con la new wave e lontano dalle tentazioni pop che hanno imbastardito buona parte della neo-psichedelia nella prima metà del decennio. Le canzoni ritornano ad allungarsi e si trasformano in pezzi, le parti strumentali all’interno delle stesse seguono di conseguenza, le chitarre elettriche dissonanti, distorte e dall’assolo sempre in canna diventano di nuovo le incontrastate padrone della scena, insomma si torna a respirare attraverso la musica quel senso di libertà e di istigazione al viaggio di cui si erano un po’ perse le tracce. Fatte le debite proporzioni, sembra di essere tornati una ventina di anni indietro, quando nei locali di Londra l’Experience di Jimi Hendrix e i Pink Floyd davano quegli scossoni tremendi allo status quo spostando l’obiettivo dal corpo alla mente, una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre le sorti della musica rock. […]
…segue per 18 pagine nel numero 239 di Blow Up, in edicola ad aprile 2018 al costo di 6 euro
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#239) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.
Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
[nell'immagine: Nick Saloman / The Bevis frond, foto di Carla Van Der Marel]
E arriva il momento in cui i semi lasciati a terra si trasformano in gustosi frutti. Dopo una serie di prodotti carbonari, pubblicati perlopiù sotto forma di cassette autoprodotte, nell’anno 1986 il rock psichedelico cambia marcia con “Acid Tales And Mermaids” dei Voodoo Child e “Miasma” di Bevis Frond. I primi sono tre giovanotti dalle folte chiome, Nick Saloman, il personaggio dietro la seconda sigla, invece non è più un giovanotto e da alcuni anni tenta con poca fortuna di far conoscere la propria musica. I due album sopracitati, ai quali si potrebbero aggiungere anche gli esordi lunghi di Spacemen 3 e di Magic Mushroom Band pubblicati nello stesso anno, non sono dei capolavori e i tipi che stanno dietro sono abbastanza diversi, soprattutto come storia personale, ma una cosa li accomuna: sono i primi segnali di un certo rilievo, sia come durata che come formato, di una decisa virata verso il vero rock psichedelico, senza ombra di flirt con la new wave e lontano dalle tentazioni pop che hanno imbastardito buona parte della neo-psichedelia nella prima metà del decennio. Le canzoni ritornano ad allungarsi e si trasformano in pezzi, le parti strumentali all’interno delle stesse seguono di conseguenza, le chitarre elettriche dissonanti, distorte e dall’assolo sempre in canna diventano di nuovo le incontrastate padrone della scena, insomma si torna a respirare attraverso la musica quel senso di libertà e di istigazione al viaggio di cui si erano un po’ perse le tracce. Fatte le debite proporzioni, sembra di essere tornati una ventina di anni indietro, quando nei locali di Londra l’Experience di Jimi Hendrix e i Pink Floyd davano quegli scossoni tremendi allo status quo spostando l’obiettivo dal corpo alla mente, una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre le sorti della musica rock. […]
…segue per 18 pagine nel numero 239 di Blow Up, in edicola ad aprile 2018 al costo di 6 euro
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000