La Tecnica pt.2
La Tecnica pt.2
di Luca Majer
Se alimenti la bestia, quella bestia ti distruggerà. Se la spingi indietro, abbiamo una possibilità di controllarla e contenerla. Siamo in un momento in cui la gente deve frenare a tavoletta.
Chamath Palihapitiya, parlando di social media; Stanford University, 2017
Alla fine della fiera, nessuno sa dove questo scenario ci può condurre. Non dobbiamo attendere certe automazioni di alto livello per ammettere che qualche tipo di sistema di AI abbia già messo in dubbio pilastri fondamentali della società e della legge.
Ugo Pagallo, From Automation to Autonomous Systems, Università di Torino, 2017
Le ricette della propaganda contengono sempre una presina di verità diluita in inebriante vino di leve psicologiche. E tra queste leve la preferita è quella dell’“urgenza magica”. È la narrativa del “se verrai con noi” ci ricorda Renato Curcio “potrai vestire la divisa di chi sta facendo la storia.” Una variante è la retorica del “Sei pronto per la nuova rivoluzione dell’AI?” che ovviamente ti senti cerebroleso se dici no, tanto è il timore d’esser trasformato in paraiyar digitale, scacciato dal villaggio globale come gli Apaches scacciavano dalla loro tribù i delinquenti. E quando la propaganda non ti fa fretta, la manipolazione si fa sottile. Come in quel servizio della CNBC “I robot ti ruberanno il lavoro, giusto non così rapidamente come credi”: cosa che tu magari non ci pensavi affatto (ma ora l’idea t’è venuta) e comunque la frase t’obnubila dall’unico pensiero logico: che non sono i robot ma i costruttori dei robot a portarti via il posto e che qualcuno dovrebbe chieder loro: fermi un attimo, ma chi l’ha detto? ma vi rendete conto? Tutto il contrario: devi rapidissimamente aderire, che mi ricorda il Romano Prode quando - coll'urgenza magica - ci “aiutò a saltar su sul bus dell’Europa.”
La tecnica è come un virus, perché esprimendo efficienza parla un linguaggio congeniale allo sfruttamento economico. Il quale stimola competizione. E questa spinge tutti. A progressive specializzazioni. Che si aprono a complessità alienanti dove più nessuno ha una visione d’insieme. Lo sviluppo tecnico porta a endemici ragionamenti di ‘razionalità irrazionale’ che, nel caso degli armamenti, portano due nazioni a possedere (dati 2015) 14.700 testate nucleari e un’altra (Israele) un’atomica ogni 126 mila abitanti. […]
…segue per 12 pagine nel numero 244 di Blow Up, in edicola a settembre 2018 al costo di 9 euro: è il secondo numero doppio estivo!
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#244) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
Se alimenti la bestia, quella bestia ti distruggerà. Se la spingi indietro, abbiamo una possibilità di controllarla e contenerla. Siamo in un momento in cui la gente deve frenare a tavoletta.
Chamath Palihapitiya, parlando di social media; Stanford University, 2017
Alla fine della fiera, nessuno sa dove questo scenario ci può condurre. Non dobbiamo attendere certe automazioni di alto livello per ammettere che qualche tipo di sistema di AI abbia già messo in dubbio pilastri fondamentali della società e della legge.
Ugo Pagallo, From Automation to Autonomous Systems, Università di Torino, 2017
Le ricette della propaganda contengono sempre una presina di verità diluita in inebriante vino di leve psicologiche. E tra queste leve la preferita è quella dell’“urgenza magica”. È la narrativa del “se verrai con noi” ci ricorda Renato Curcio “potrai vestire la divisa di chi sta facendo la storia.” Una variante è la retorica del “Sei pronto per la nuova rivoluzione dell’AI?” che ovviamente ti senti cerebroleso se dici no, tanto è il timore d’esser trasformato in paraiyar digitale, scacciato dal villaggio globale come gli Apaches scacciavano dalla loro tribù i delinquenti. E quando la propaganda non ti fa fretta, la manipolazione si fa sottile. Come in quel servizio della CNBC “I robot ti ruberanno il lavoro, giusto non così rapidamente come credi”: cosa che tu magari non ci pensavi affatto (ma ora l’idea t’è venuta) e comunque la frase t’obnubila dall’unico pensiero logico: che non sono i robot ma i costruttori dei robot a portarti via il posto e che qualcuno dovrebbe chieder loro: fermi un attimo, ma chi l’ha detto? ma vi rendete conto? Tutto il contrario: devi rapidissimamente aderire, che mi ricorda il Romano Prode quando - coll'urgenza magica - ci “aiutò a saltar su sul bus dell’Europa.”
La tecnica è come un virus, perché esprimendo efficienza parla un linguaggio congeniale allo sfruttamento economico. Il quale stimola competizione. E questa spinge tutti. A progressive specializzazioni. Che si aprono a complessità alienanti dove più nessuno ha una visione d’insieme. Lo sviluppo tecnico porta a endemici ragionamenti di ‘razionalità irrazionale’ che, nel caso degli armamenti, portano due nazioni a possedere (dati 2015) 14.700 testate nucleari e un’altra (Israele) un’atomica ogni 126 mila abitanti. […]
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000